Dopo l’ultimo raduno premondiale,
tenutosi lo scorso week end a Correggio, nel corso del quale capitan Francesco
Messori e la referente nazionale Sport - Disabili del Csi Anna Maria
Manara Nazionale di Calcio amputati Csi hanno ricevuto (nella foto9) dalle mani del
sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, il primo tricolore italiano, la
Nazionale di Calcio Amputati è pronta a volare in Messico.
Per la primissima volta l’Italia parteciperà, dal 28 novembre all’8
dicembre, ai Mondiali di Calcio per Amputati.
Alla vigilia della partenza della spedizione azzurra, giovedì 20
novembre alle 11,45, nella Sala Giunta del Comitato
Italiano Paralimpico, in via Flaminia Nuova 830 a Roma, verrà presentata
la delegazione della Nazionale Amputati Csi che prenderà parte al Mondiale.
Interverranno il Presidente del CSI Massimo Achini, il Presidente del
CIP Luca Pancalli, il Presidente Nazionale Calcio Amputati CSI e il
tecnico della Nazionale, Renzo Vergnani oltre al Segretario
Generale del CIP, Marco Giunio De Sanctis e ad alcuni giocatori della
Nazionale Amputati CSI e alla capodelegazione, la Responsabile Nazionale
Attività Disabili del CSI Anna Maria Manara.
Nata da un sogno del giovane Francesco Messori, attuale capitano degli Azzurri,
la Nazionale Amputati è divenuta realtà grazie al Centro Sportivo Italiano, che
nel 2011 ha permesso anche a chi ha una disabilità di questo tipo di poter
giocare a calcio. L’esordio della Nazionale è datato 8 dicembre 2012 ad Assisi,
mentre il debutto internazionale è avvenuto il 27 aprile 2013 ad Annecy, contro
la Francia. Inserita nella WAFF (World Amputee Football Federation), nel
settembre dello stesso anno la Nazionale Amputati CSI, ha recentemente preso
parte in Polonia all’Amp Football Cup, uno dei più importanti tornei
internazionali, concluso al quinto posto. Quest’anno, in occasione della festa
per i 70 anni del CSI, la squadra ha ricevuto inoltre la “benedizione” di Papa
Francesco. Ora la selezione del ct Renzo Vergnani si prepara al debutto
nella massima competizione internazionale della WAFF, una partecipazione già di
per sé storica per il calcio italiano.