7 luglio 2011

Specialisti nel credere nell’impossibile

Scusa, ma Tu che ruolo fai?». Questa domanda quando sei un ragazzo ti viene fatta mille volte. Un esempio per tutti. Ricordate le partite infinite in Oratorio con le squadre che ogni giorno cambiavano e venivano fatte a “pari e dispari?”. Che nostalgia per quei tempi e per quel “domandone”… «scusa ma che ruolo fai?» che apparteneva alla nostra quotidianità… Poi il tempo passa, si cresce e le cose cambiano. Quella domanda scompare e resta ancorata a qualche “imbarazzante” partita…

Scusa, ma Tu che ruolo fai?». Questa domanda quando sei un ragazzo ti viene fatta mille volte. Un esempio per tutti. Ricordate le partite infinite in Oratorio con le squadre che ogni giorno cambiavano e venivano fatte a “pari e dispari?”. Che nostalgia per quei tempi e per quel “domandone”… «scusa ma che ruolo fai?» che apparteneva alla nostra quotidianità… Poi il tempo passa, si cresce e le cose cambiano. Quella domanda scompare e resta ancorata a qualche “imbarazzante” partita tra colleghi d’ufficio dove prima di entrare in campo ricompare quella melodica domanda. Mi piace l’idea di ripartire da lì. A ciascuno di voi vorrei chiedere «scusa, ma tu nella vita che ruolo fai?». Non c’entra nulla il titolo di studio, il tipo di lavoro o cose simili. Mi riferisco a qualcosa di più “intimamente profondo”. Nella vita si può giocare in attacco o in difesa. Si può credere solo nelle cose possibili, oppure si può ostinatamente credere nell’impossibile. La prima scelta è per le persone “normali”. Costa poca fatica ed è a portata di tutti. La seconda scelta è per persone “speciali”, innamorate del Vangelo, della vita e dei suoi veri valori. Credere nell’impossibile non vuol dire vivere di illusioni. Esattamente il contrario. Oggi è possibile vivere seguendo l’esempio di Gesù? Oggi è possibile cercare di essere ogni giorno realmente felici per le cose che facciamo e che viviamo? Oggi è possibile portare amore a chi non ce l’ha? Oggi è possibile vincere la sfida di educare i ragazzi e i giovani alla vita? Oggi è possibile…? L’elenco sarebbe infinito e ciascuno può aggiungere a suo piacimento. Ecco che cosa vuol dire credere nell’impossibile. Vuol dire vivere la propria vita in pienezza ogni giorno. Vuol dire impegnarsi e lottare quotidianamente perché il bene vinca sul male. Vuol dire prendere in contropiede il mondo di oggi con le sue logiche “assurde” tornando a dare importanza alle cose importanti. Noi cerchiamo di fare tutto questo nello sport. A noi vincere piace come piace a tutti. Ma, a differenza di tanti, a noi non basta e non è certo la cosa più importante. Per noi quello che conta è credere ogni giorno nell’impossibile, rendendolo reale e concreto. Quante storie di “autentica follia”, di “immensa umanità,” di “profezia e di coraggio” si vivono ogni giorno nelle nostre società sportive? Non c’è un numero che possa rendere l’idea. Ed allora l’augurio che sento di fare a tutti ed a ciascuno è quello di ricordarsi il vostro ruolo nella vita: “attaccanti nati, specializzati nel credere nell’impossibile”. Chiamati a impegnarsi nello sport e nella vita perché i veri valori siano sempre il centro di ogni cosa. Del resto per gente come voi credere nell’impossibile è la cosa più semplice e naturale del mondo. Quasi come bere un bicchiere d’acqua.

L'angolo del Presidente

Specialisti nel credere nell’impossibile

Massimo Achini

Presidente Nazionale