9 maggio 2012
Il calcio, fra ‘tradimento etico’ e ‘minoranze negative’
I terremoti hanno una drammatica caratteristica. Arrivano all’improvviso. Non puoi prevederli e nel giro di pochi secondi distruggono tutto. Non è sempre così. Ci sono anche terremoti “programmati”.
Come definire altrimenti i deferimenti delle Procure per le ultime inchieste nel mondo del calcio? I numeri dicono tutto: 22 società , 52 giocatori, 33 partite sotto inchiesta. Si dice anche chiaramente che si tratta solo della “prima scossa” e che altre sono previste a breve .
Come definire altrimenti i deferimenti delle Procure per le ultime inchieste nel mondo del calcio? I numeri dicono tutto: 22 società , 52 giocatori, 33 partite sotto inchiesta. Si dice anche chiaramente che si tratta solo della “prima scossa” e che altre sono previste a breve .
I terremoti hanno una drammatica caratteristica.
Arrivano all'improvviso. Non puoi prevederli e nel giro di pochi secondi distruggono tutto.
Non è sempre così. Ci sono anche terremoti "programmati".
Come definire altrimenti i deferimenti delle Procure per le ultime inchieste nel mondo del calcio?
I numeri dicono tutto: 22 società , 52 giocatori, 33 partite sotto inchiesta.
Si dice anche chiaramente che si tratta solo della "prima scossa" e che altre sono previste a breve .
Siamo nelle settimane in cui si decidono i campionati in serie A, serie B e Lega Pro. Partite decisive per i play off e i play out , per decidere chi "sale" e chi retrocede.
Il bello è che i giudizi arriveranno a fine campionato e così le classifiche dovranno essere "smontate e rimontate" in funzione dei punti di "penalizzazione e dintorni" che arriveranno.
Il problema è che qui non si tratta di patente a punti.
Non siamo in autostrada dove ci si becca un bel "-5 punti" se si viene sorpresi alla guida con il telefonino.
Qui stiamo parlando della passione di migliaia e migliaia di tifosi che vengono "illusi e presi in giro" andando a vedere partite che sono truccate e taroccate.
Qui stiamo parlando di un "tradimento etico" del mondo del calcio verso i giovani e i cittadini di tutto il Paese.
Sia chiaro non vogliamo sparare nel mucchio. Sarebbe superficiale ed assurdo.
Vogliamo però dire le cose come stanno.
Nel mondo del calcio c'è tanto di "buono" e la parte marcia è limitata. Di questo siamo convintissimi. Ci sono tantissime "brave persone" tra i giocatori e i dirigenti e pochi "delinquenti" capaci di vendere partite e indegni di indossare qualsiasi maglia.
Il problema però è che quella "minoranza negativa" non si riesce a eliminare.
Se è vero che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico qui siamo oltre il limite del buonsenso.
Di inchieste per partite "truccate e taroccate" ne abbiamo viste tante. Decisamente troppe! E' utile ricordare che si tratta di un fenomeno che risale persino ai tempi di Pablito Rossi e ancor prima?.
E allora che si fa ? Si va avanti così?
Davvero siamo disposti, ancora una volta, a rassegnarci all'idea che tutto questo sia "quasi normale?"
Davvero siamo disposti a fare in modo che una minoranza di delinquenti finisca per rubarci il sogno di un calcio "vero e pulito"?
Davvero siamo disposti a accettare che durante l'estate arriveranno punti di penalizzazioni e squalifiche e poi tutto a settembre ricomincerà come prima?
Quello che stiamo vivendo nel Paese dimostra una cosa: la Politica non è capace di cambiare da sola. Per orientare il cambiamento serve una mobilitazione e scelte forti che arrivano dai cittadini.
E se fosse così anche nel calcio?
Ventidue squadre coinvolte dimostrano che il terremoto si sta allargando e che non siamo di fronte a piccole scosse di assestamento.
Non possiamo restare "passivi" e facendoci incantare e abboccando all'idea che tutto questo sia quasi inevitabile.
Inevitabile un bel niente! Bisogna lottare, mettere in campo idee e scelte forti per cacciare dal mondo del calcio quella "minoranza" che rovina tutto.
Il Coni e la Federazione lo stanno facendo.
Ma è arrivato il "tempo" di una grande mobilitazione popolare dei tifosi, della gente che ama il calcio e che dice: "basta!!" .
Sarebbe bello pensare ad una action class in cui tutte le società sportive di base si costituiscono contro i club colpevoli di aver truccato partite per "danni morali" a carico di giovani che vedono nello sport un'occasione per imparare i valori della vita.
E se non fosse solo utopia?
Arrivano all'improvviso. Non puoi prevederli e nel giro di pochi secondi distruggono tutto.
Non è sempre così. Ci sono anche terremoti "programmati".
Come definire altrimenti i deferimenti delle Procure per le ultime inchieste nel mondo del calcio?
I numeri dicono tutto: 22 società , 52 giocatori, 33 partite sotto inchiesta.
Si dice anche chiaramente che si tratta solo della "prima scossa" e che altre sono previste a breve .
Siamo nelle settimane in cui si decidono i campionati in serie A, serie B e Lega Pro. Partite decisive per i play off e i play out , per decidere chi "sale" e chi retrocede.
Il bello è che i giudizi arriveranno a fine campionato e così le classifiche dovranno essere "smontate e rimontate" in funzione dei punti di "penalizzazione e dintorni" che arriveranno.
Il problema è che qui non si tratta di patente a punti.
Non siamo in autostrada dove ci si becca un bel "-5 punti" se si viene sorpresi alla guida con il telefonino.
Qui stiamo parlando della passione di migliaia e migliaia di tifosi che vengono "illusi e presi in giro" andando a vedere partite che sono truccate e taroccate.
Qui stiamo parlando di un "tradimento etico" del mondo del calcio verso i giovani e i cittadini di tutto il Paese.
Sia chiaro non vogliamo sparare nel mucchio. Sarebbe superficiale ed assurdo.
Vogliamo però dire le cose come stanno.
Nel mondo del calcio c'è tanto di "buono" e la parte marcia è limitata. Di questo siamo convintissimi. Ci sono tantissime "brave persone" tra i giocatori e i dirigenti e pochi "delinquenti" capaci di vendere partite e indegni di indossare qualsiasi maglia.
Il problema però è che quella "minoranza negativa" non si riesce a eliminare.
Se è vero che sbagliare è umano ma perseverare è diabolico qui siamo oltre il limite del buonsenso.
Di inchieste per partite "truccate e taroccate" ne abbiamo viste tante. Decisamente troppe! E' utile ricordare che si tratta di un fenomeno che risale persino ai tempi di Pablito Rossi e ancor prima?.
E allora che si fa ? Si va avanti così?
Davvero siamo disposti, ancora una volta, a rassegnarci all'idea che tutto questo sia "quasi normale?"
Davvero siamo disposti a fare in modo che una minoranza di delinquenti finisca per rubarci il sogno di un calcio "vero e pulito"?
Davvero siamo disposti a accettare che durante l'estate arriveranno punti di penalizzazioni e squalifiche e poi tutto a settembre ricomincerà come prima?
Quello che stiamo vivendo nel Paese dimostra una cosa: la Politica non è capace di cambiare da sola. Per orientare il cambiamento serve una mobilitazione e scelte forti che arrivano dai cittadini.
E se fosse così anche nel calcio?
Ventidue squadre coinvolte dimostrano che il terremoto si sta allargando e che non siamo di fronte a piccole scosse di assestamento.
Non possiamo restare "passivi" e facendoci incantare e abboccando all'idea che tutto questo sia quasi inevitabile.
Inevitabile un bel niente! Bisogna lottare, mettere in campo idee e scelte forti per cacciare dal mondo del calcio quella "minoranza" che rovina tutto.
Il Coni e la Federazione lo stanno facendo.
Ma è arrivato il "tempo" di una grande mobilitazione popolare dei tifosi, della gente che ama il calcio e che dice: "basta!!" .
Sarebbe bello pensare ad una action class in cui tutte le società sportive di base si costituiscono contro i club colpevoli di aver truccato partite per "danni morali" a carico di giovani che vedono nello sport un'occasione per imparare i valori della vita.
E se non fosse solo utopia?