La famiglia è il nostro primo e insostituibile alleato
L’evento mondiale costituisce un’occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella società e nella Chiesa. Il Centro Sportivo Italiano è coinvolto direttamente nell’organizzazione dell’evento e, in modo particolare, è impegnato nell’animazione dello Sport Family Village.
In questi giorni, a Milano si sta svolgendo il VII incontro mondiale delle famiglie, dal titolo "La famiglia: il lavoro e la festa".
L'evento mondiale
costituisce un'occasione privilegiata per ripensare il lavoro e la festa nella
prospettiva di una famiglia unita e aperta alla vita, ben inserita nella
società e nella Chiesa. Il Centro Sportivo Italiano è coinvolto direttamente
nell'organizzazione dell'evento e, in modo particolare, è impegnato
nell'animazione dello Sport Family Village. È uno spazio dedicato ai ragazzi,
con tante aree giochi e proposte sportive, tanti campi da calcetto, pallavolo,
minibasket, una parete di arrampicata e calcio balilla umano. Come Associazione
impegnata nel campo educativo, il tema della famiglia ci coinvolge pienamente.
La famiglia è il nostro primo e insostituibile alleato. Non siamo Csi solo per
occuparci di organizzare l'attività sportiva, ma anche per essere al servizio
di una vita buona, quella che viene dal Vangelo e che ha nella famiglia il
nucleo fondativo. Papa Benedetto XVI nella lettera inviata all'allora
Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, in cui annunciava la sua
presenza all'incontro mondiale delle famiglie nel 2012, così scriveva: "Occorre
promuovere una riflessione e un impegno rivolti a conciliare le esigenze e i
tempi del lavoro con quelli della famiglia e a ricuperare il senso vero della
festa, specialmente della domenica, pasqua settimanale, giorno del Signore e
giorno dell'uomo, giorno della famiglia, della comunità e della solidarietà".
Queste tematiche interpellano direttamente le tredicimila società sportive del
Csi dislocate su tutto il territorio nazionale e impegnate quotidianamente
nell'aiutare le famiglie nella loro opera educativa mediante l'offerta di
attività ludiche, sportive e ricreative.
L'impegno educativo del Csi è mirato, primariamente, ad accompagnare la
famiglia nel suo fondamentale compito di educare i figli. L'esperienza sportiva
è un'opportunità preziosa per aiutare i ragazzi, ad uscire indenni dal periodo
critico dell'adolescenza. Se non c'è la famiglia, se questa viene abbandonata a
se stessa, il compito educativo diventa proibitivo anche per lo sport, che pure
costituisce una straordinaria occasione. Pertanto, cooperare con la famiglia,
significa per una società sportiva del Csi, mettersi in un atteggiamento di
ascolto e di proposta, per ricercare insieme un modo efficace di alleanza
educativa così che l'azione dell'uno rafforzi quella dell'altro. D'altro canto,
non si può pensare di fare educazione attraverso lo sport se la vita sportiva
dei ragazzi rimane un'esperienza isolata dal contesto famigliare o, peggio
ancora, come un modo di "parcheggiare i figli" in un ambito sicuro.
Il problema, evidentemente, non è assegnare alle società sportive un ruolo del tutto sostitutivo, di supplenza alla funzione educativa delle famiglie, ma di ricercare le vie per una cooperazione matura, improntata al rispetto dei ruoli specifici all'interno di un progetto educativo comune, che consenta alle famiglie di uscire fuori dalle solitudini e dalle povertà in cui sono costrette e restituire vigore e dignità all'istituzione familiare, quale premessa indispensabile per ricostruire un tessuto efficiente di educazione giovanile, oggi assai sfilacciato.