Ed ora a Londra arrivano quelli tosti
Semplicemente si è chiuso il primo atto.
Ora il sipario si riapre dal 29 agosto al 9 settembre per il secondo atto.
In campo adesso arrivano quelli tosti davvero.
Certo vedere correre Bolt "uomo simbolo di Londra 2012" regala emozioni uniche. Certo vedere la faccia pulita di Molmenti che arriva a prendere l’oro dopo una discesa nella quale doma con la sua canoa ogni sorta di rapida, fa battere forte il cuore.
Ma adesso a calcare gli stessi impianti usati un mese fa ad agosto arrivano loro: quelli delle Paralimpiadi.
Le Olimpiadi a Londra non sono terminate.
Semplicemente si è chiuso il primo atto.
Ora il sipario si riapre dal 29 agosto al 9 settembre per il secondo atto.
In campo adesso arrivano quelli tosti davvero.
Certo vedere correre Bolt "uomo simbolo di Londra 2012" regala emozioni uniche. Certo vedere la faccia pulita di Molmenti che arriva a prendere l'oro dopo una discesa nella quale doma con la sua canoa ogni sorta di rapida, fa battere forte il cuore.
Ma adesso a calcare gli stessi impianti usati un mese fa ad agosto arrivano loro: quelli delle Paralimpiadi.
Uomini e donne ai quali la vita (per alcuni dalla nascita, per altri strada facendo) ha buttato addosso sventure grandi come montagne. Uomini e donne che hanno avuto il coraggio di reagire, di "vincere alla grande" la partita della vita. Di appassionarsi a questo o a quello sport. Di diventare atleti nel vero senso della parola. Di conquistare il sogno di un Olimpiade vera e propria che , per arretratezza culturale, chiamiamo ancora Paralimpiadi.
Questa estate eravamo tutti "attaccati al televisore". Varrà la pena provare a fare la stessa cosa nei prossimi giorni. Delle 20 discipline sportive che compongono il programma agonistico dei Giochi Estivi, l'Italia ha ottenuto la qualificazione in 12 sport: la pallacanestro in carrozzina, il nuoto, il ciclismo, il tiro a segno, il canottaggio, il tiro con l'arco, la vela, l'atletica leggera, la scherma, il tennis in carrozzina, il tennistavolo e l'equitazione.
Che emozione regalerà vedere Cecilia Camellini, ragazza affetta da disabilità visiva, divorarsi la piscina in 5 gare (di solito faceva solo 50 metri e 100 metri sl)? O vedere Alex Zanardi giocarsela nell'handbike? Come pure tifare nel tennistavolo per l'agrigentino Giuseppe Vella, un anno fa finalista a Lignano Sabbiadoro nel Gran Premio Nazionale pongistico del Csi, fra i normodotati? Oppure applaudire ancora una volta nell'atletica il plurimedagliato tetraplegico Alvise De Vidi, con il quale il Csi sta lanciando il weelchair rugby in molte regioni italiane?
E questo vale per ciascuno dei 98 atleti paralimpici impegnati in 12 discipline.
"Un sogno colorato di sorrisi" così, il presidente del CIP Luca Pancalli, ha definito questa edizione delle Paralimpiadi. E' proprio così. E questo vale anche quando quelli " tosti davvero" scendono in campo nei nostri campetti d oratorio o di periferia. Alle finali nazionali del CSI quest'anno quasi sempre abbiamo inserito gare o esibizioni di disabili. Un successo stratosferico. La stessa cosa accade in tanti campi dei nostri comitati con punte di eccellenza come il torneo di baskin (basket integrato) dove "normali e disabili" giocano insieme.
Tutto questo per dire che a Londra "secondo atto" noi ci saremo. Ma, ancora di più, ci saremo nella splendida avventura di allargare nella nostra associazione le attività per questi ragazzi ai quali la natura ha tolto qualcosa ma ha regalato una incredibile capacità di essere " tosti, ma veramente tosti, nella vita".