13 settembre 2012

Decreto Sanità: un passo avanti o un passo indietro?

Nelle società sportive c’è apprensione e confusione. Che cosa dobbiamo fare esattamente? Dobbiamo comprare un defibrillatore? Entro quando? Le visite mediche dei ragazzi sono le stesse dell’anno scorso? A creare questi interrogativi, proprio mentre l’attività è al via, a situazione è stato il decreto sanità approvato dal governo la scorsa settimana. Tra i 16 articoli che compongono il testo, alcuni passaggi riguardano la pratica sportiva. In sintesi il decreto prevede due cose: defibrillatori o strumentazioni salvavita acquistati da tutte le Asd; visite mediche più accurate anche per chi pratica attività sportiva a livello dilettantistico o amatoriale. Andiamo con ordine.
Nelle società sportive c'è apprensione e confusione. Che cosa dobbiamo fare esattamente? Dobbiamo comprare un defibrillatore? Entro quando? Le visite mediche dei ragazzi sono le stesse dell'anno scorso? A creare questi interrogativi, proprio mentre l'attività è al via, a situazione è stato il decreto sanità approvato dal governo la scorsa settimana. Tra i 16 articoli che compongono il testo, alcuni passaggi riguardano la pratica sportiva. In sintesi il decreto prevede due cose: defibrillatori o strumentazioni salvavita acquistati da tutte le Asd; visite mediche più accurate anche per chi pratica attività sportiva a livello dilettantistico o amatoriale. Andiamo con ordine. Ad oggi è stato approvato il decreto, ma mancano gli indirizzi attuativi. In pratica, non si sa ancora quando entreranno in vigore le nuove disposizioni e come bisognerà fare per adeguarsi. Su questo vi terremo puntualmente informati e aggiornati.

Ad oggi per le visite mediche si va avanti come si è sempre fatto e per i defibrillatori è bene aspettare le disposizioni contenute negli indirizzi attuativi prima di muoversi. Detto questo, facciamo insieme qualche riflessione. Chi paga? Detto in modo meno diretto: su chi ricadranno i costi necessari per adeguarsi alle nuove norme? Le nuove visite mediche e l'acquisto di defibrillatori sarà finanziato e sostenuto dal governo o tutto ricadrà sulle famiglie e sulle società sportive? Solo con risposte chiare (che oggi non ci sono) a queste domande sarà possibile esprimere valutazioni serie sulle novità introdotte. In linea teorica e di principio è chiaro che non si può non essere d'accordo nell'adottare misure più qualificate in termini di visite mediche e di tutela della salute. Nella pratica e nella vita "reale e concreta", se tutto sarà finanziato la pratica sportiva di base farà un passo avanti, ma se i costi ricadranno su società sportive e famiglie, che sono già alle corde finanziariamente, i provvedimenti adottati rischiano di trasformarsi in un clamoroso autogol, provocando la riduzione della pratica sportiva nell'intero Paese. Qualcuno obietterà: "Ma se il decreto ha il compito di ridurre le spese nella sanità, come si può pensare che questi provvedimenti vengano finanziati?". Impostazione e ragionamento sbagliati, rispondiamo noi. Un decreto di questo tipo ha come obiettivo non solo lo spendere meno ma anche lo spendere meglio.

Nei fatti il decreto coglie con chiarezza l'importanza della pratica sportiva come elemento fondamentale per la salute dei cittadini e per il diffondersi di corretti stili di vita. Investire oggi nello sport significa risparmiare domani in spesa sanitaria molto più di quanto investito. I conti li ha fatti l'Organizzazione Mondiale della Sanità. È illogico e inaccettabile, perciò, pensare che l'investimento si possa fare addossandone tutti gli oneri sulle spalle delle società sportive. Dunque calma, e idee chiare. Da un lato vi terremo aggiornati sulle novità operative riguardo tempi e modalità dell'introduzione delle nove norme, dall'altro faremo ogni azione possibile per stare dalla parte delle società sportive e evitare nuovi costi o procedure burocratiche complesse e faticose. Non resta che tenerci aggiornarti.

 

L'angolo del Presidente

Decreto Sanità: un passo avanti o un passo indietro?

Massimo Achini

Presidente Nazionale