Il Csi in campo per l’Anno della Fede
Si apre ufficialmente oggi l’Anno della fede.
Fortemente voluto da Benedetto XVI, questo appuntamento (che si concluderà il
24 novembre 2013) si propone come un tempo di particolare riflessione: «Anche
ai nostri giorni – è il pensiero del Pontefice – la fede è un dono da
riscoprire, da coltivare e da testimoniare». Se ciascuno di noi è chiamato a
vivere ed a “sentire” l’Anno della fede come persona e come cristiano, come lo
vivrà il Centro Sportivo Italiano? Il Csi sente oggi viva e forte più che mai
la sua “ispirazione cristiana” e la sua volontà di essere quotidianamente, con
gioia ed entusiasmo, al servizio della Chiesa. Ecco perché per noi scendere in
campo è inevitabile. Con l’Anno della fede il Santo Padre ha scelto di…
allenare i fondamentali.
Proprio così. Di fronte alla questione delicata e complessa di come affrontare
«una nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana» Benedetto
XVI non sceglie strade o tattiche «complesse o avventurose», ma ritorna alla
semplicità e alla forza devastante della testimonianza della fede. In concreto,
invita tutti i cristiani a vivere la fede in pienezza, con rinnovata
convinzione, fiducia e speranza. È un po’ come dire che i “fondamentali” vanno
sempre e costantemente allenati e che, se non si possiedono quelli, è difficile
fare tanta strada. Da sportivi sappiamo bene quanto sia vero. Eccoci dunque
pronti a vivere con gioia e coinvolgimento l’Anno della fede.
Sarebbe bello che dal prossimo week-end in tutte le partite dl Csi ci fosse un
momento di preghiera, con le due squadre riunite insieme negli spogliatoi prima
dell’ingresso in campo, un modo semplice e concreto per dare il via all’Anno
della fede su tutti i nostri campi.
Andrebbe poi rafforzato l’impegno a vivere come gruppo sportivo tutte le proposte della Parrocchia e della Diocesi relative all’Anno della fede.
Ancora, un’attenzione particolare alla presenza ogni domenica delle nostre
squadre al completo con allenatori e dirigenti alle Sante Messe. Il
suggerimento banale è quello di inserire nella convocazione ufficiale (quella
che si espone in bacheca o si dà ai ragazzi) l’orario del ritrovo per la partita
e l’orario del ritrovo per la Santa Messa. Sarebbe bello inoltre se ogni
squadra organizzasse, prima di un allenamento, una riflessione con i ragazzi
sull’Anno della fede e su come siamo chiamati a viverlo nel nostro fare sport.
Andate dal vostro “ don” e fategli questa proposta.
Come associazione realizzeremo più strumenti di riflessione e approfondimento
sul tema “sport e fede” e rafforzeremo il nostro impegno al servizio delle
iniziative promosse dall’Ufficio per la pastorale dello sport e tempo libero
Cei. In primavera la nostra maratona pellegrinaggio in Terra Santa diventerà il
pellegrinaggio di tutti gli sportivi. Sono piccole e concrete proposte. Quello
che conta di più ovviamente è altro. È il fatto che ciascuno di noi viva in
pienezza l’Anno della fede e senta la gioia di avere la responsabilità di
evangelizzare e di testimoniare il Vangelo attraverso lo sport. Questa è da
sempre l’originalità del Csi. Se facciamo questo, abbiamo già vinto.