6 dicembre 2012

Nel “ritiro” di Assisi il richiamo per uno sport educativo

Per il dodicesimo anno consecutivo il Centro Sportivo Italiano va in ritiro ad Assisi. Da venerdì 7 fino a domenica 9 dicembre più di 600 dirigenti, provenienti da 90 città italiane, si “chiuderanno” nella città di San Francesco per un momento di preparazione “culturale e spirituale” sullo sport e sull’educazione dei giovani. Se i ritiri a base di preparazione atletica vanno fatti obbligatoriamente in estate, quelli che servono a trovare e ritrovare le motivazioni di fondo del nostro servizio educativo attraverso lo sport si possono fare anche a dicembre.

Per il dodicesimo anno consecutivo il Centro Sportivo Italiano va in ritiro ad Assisi. Da venerdì 7 fino a domenica 9 dicembre più di 600 dirigenti, provenienti da 90 città italiane, si “chiuderanno” nella città di San Francesco per un momento di preparazione “culturale e spirituale” sullo sport e sull’educazione dei giovani. Se i ritiri a base di preparazione atletica vanno fatti obbligatoriamente in estate, quelli che servono a trovare e ritrovare le motivazioni di fondo del nostro servizio educativo attraverso lo sport si possono fare anche a dicembre.

L’obiettivo è evidente.

Solo una buona preparazione di fondo permette di affrontare nel modo giusto campionati impegnativi. Se non fai una buona preparazione atletica, durante la stagione, prima o poi, ti ritrovi con le gambe molli e il fiato corto. Allo stesso modo, se non fai un “richiamo forte e intenso” delle scelte, dei valori, delle radici, dei motivi che portano ciascuno di noi a spendersi come dirigente per educare alla vita, rischi di non reggere la bella ma faticosa avventura che è il passare una stagione “in frontiera” in una società sportiva o in un comitato. Lo hanno compreso bene i 600 dirigenti che (per il 5° anno consecutivo) hanno mandato in overbooking il meeting di Assisi. A noi piace tenere un profilo basso e fare dell’umiltà uno stile e una testimonianza di vita. La domanda però è inevitabile: «Quante realtà sono in grado di radunare ogni anno oltre 600 dirigenti per tre giorni per riflettere seriamente sulle potenzialità educative dello sport?».

Lo diciamo perché non possiamo nascondere di essere orgogliosi dell’esperienza del meeting di Assisi.

Quest’anno rifletteremo, in particolare, su 3 ambiti: l’anno della fede, grazie alla riflessione che ci offrirà monsignor Mario Lusek (direttore dell’Ufficio Pastorale Sport Turismo e Tempo Libero della Cei); lo sport in oratorio, con la presenza dei due allenatori e neo ambasciatori della campagna Csi, Emiliano Mondonico e Mauro Berruto; il rapporto tra il mondo dello sport e del welfare con la presenza del presidente della Fondazione per il Sud, del direttore del settimanale Vita e di altri esponenti del Terzo Settore.

Poi, ci saranno fiori all’occhiello di come si realizza l’impossibile. Tra tutte la presentazione della prima nazionale amputati (nata nel giro di un anno) e la presenza del Segretario di Stato dello sport di Haiti, dopo che abbiamo aperto, ad agosto, il Csi ad Haiti. E ancora varie testimonianze come quelle di Josefa Idem, di don Antonio Mazzi, del direttore generale della Lega Calcio Serie A e di tanti altri. Al centro del nostro ritiro i momenti di spiritualità quotidiani e la Santa Messa del sabato sera.

Lo sport di oggi ha bisogno di “produrre pensiero” per costruire un grande futuro. E noi su questo percorso sappiamo di poter dare un piccolo ma importante contributo.

Proprio per questo lanciamo, da subito, una sfida. Vorremmo che nel 2013 Assisi diventasse il ritiro di tutti i dirigenti dello sport italiano che hanno a cuore lo sport come strumento educativo. Insieme si cresce e insieme di vince. Così, nel 2013, Assisi farebbe veramente “13”.

L'angolo del Presidente

Nel “ritiro” di Assisi il richiamo per uno sport educativo

Massimo Achini

Presidente Nazionale