Medaglie di felicità alle Olimpiadi per i Giovani
«Quest’estate, vai a Singapore per le Olimpiadi?». «Ti sbagli, le Olimpiadi sono state a Pechino nel 2008 ed ora se ne riparla a Londra nel 2012». Quasi tutti direste che è così. Invece non è vero. A Singapore, a partire dal 10 agosto, si svolgeranno le Olimpiadi dei Giovani, con la partecipazione di circa 3600 ragazzi e ragazze under 18 provenienti da 204 nazioni. Non si tratta di un evento occasionale: da oggi in poi, il palinsesto dello sport mondiale comprenderà ogni 4 anni, oltre alle Olimpiadi e Paraolimpiadi, le Olimpiadi dei Giovani. A volere fortemente l’appuntamento è stato il Presidente del Cio Rogge, che conta sul suo valore promozionale per attrarre altri giovani allo sport. Perciò questi Giochi, assicura «devono essere divertenti, attraenti, non devono avere la gravità delle Olimpiadi tradizionali. La misura del loro successo risiede nella felicità dell’atleta. Se gli atleti saranno felici, allora per me l’esperienza sarà un successo». Sono parole che potrebbero accompagnare qualsiasi manifestazione del Csi. Esse dicono dell’intenzionalità di non considerare importante solo la parte agonistica e del tentativo di dare forza alle valenze educative dello sport. Non a caso i giovani presenti a Singapore vivranno un programma educativo “parallelo” alle gare denominato Cep (Culture & Education Program). Non a caso saranno presenti “atleti modello” chiamati a essere “buoni maestri” per i giovani. Non a caso al villaggio olimpico ci saranno feste, esposizioni su tradizione e cultura di ogni Paese. Non a caso il regolamento in alcune discipline introduce interessanti novità che tendono a valorizzare l’aspetto educativo e di integrazione tra partecipanti. Ieri qualche autorevole giornalista sportivo italiano ha criticato Singapore bollando questa esperienza come una «parodia da Città dei Ragazzi, piena di rischi e contraddizioni. Nessuno ne sentiva il bisogno in nessuna parte del mondo». Proprio non ci siamo. Le Olimpiadi dei Giovani sono un passo avanti, piccolo ma importante, dello sport mondiale. Ricordiamoci che la prima edizione della Giornata Mondiale della Gioventù fu accolta con entusiasmo ma anche con un quantum di scetticismo. Poi è diventata ciò che è diventata. A Singapore l’Italia sarà rappresentata da 61 atleti. Ci sarà anche un pezzetto di Csi, perché due atleti, il trentino Marco Lorenzi e il veneto Riccardo Pagan hanno iniziato da noi, rispettivamente con le maglie della Pol. Oltrefersina e dell’Atletica San Marco. Ora mancano solo le Olimpiadi degli Oratori italiani. Ci stiamo lavorando e prima o poi arriveranno anche quelle. E, statene certi, saranno un grande successo.