21 dicembre 2012

Investire nello sport vuol dire risparmiare nella sanità

Finalmente ci siamo. Abbiamo i numeri e le prove scientifiche. Di che cosa ? Di un ragionamento semplice, da prima elementare, che però spesso tanti non comprendono.
Quante volte abbiamo detto che utilizzare soldi nello sport non significa spendere, ma investire?
Quante volte abbiamo detto che lo sport é uno straordinario strumento di prevenzione della salute e che un euro speso oggi ne fa risparmiare altri domani in termini di spesa sanitaria?
Quante volte abbiamo "detto e ridetto" queste cose alle istituzioni, con la sensazione di non essere compresi sino in fondo?
Le risposte spesso erano sempre le stesse :" Sì, certo. É vero… Lo sport é davvero importante…" Ma poi , all’atto pratico, non viene mai tenuto nella giusta considerazione ( soprattutto a livello locale).
Bene, oggi fortunatamente possiamo far parlare i numeri.

Finalmente ci siamo. Abbiamo i numeri e le prove scientifiche. Di che cosa ? Di un ragionamento semplice, da prima elementare, che però spesso tanti non comprendono.

Quante volte abbiamo detto che utilizzare soldi nello sport non significa spendere, ma investire?

Quante volte abbiamo detto che lo sport é uno straordinario strumento di prevenzione della salute e che un euro speso oggi ne fa risparmiare altri domani in termini di spesa sanitaria?

Quante volte abbiamo "detto e ridetto" queste cose alle istituzioni, con la sensazione di non essere compresi sino in fondo?

Le risposte spesso erano sempre le stesse :" Sì, certo. É vero… Lo sport é davvero importante…" Ma poi , all’atto pratico, non viene mai tenuto nella giusta considerazione ( soprattutto a livello locale).

Bene, oggi fortunatamente possiamo far parlare i numeri.

Nel Libro Bianco presentato dal Coni in collaborazione con l’università Bocconi di Milano e La Sapienza di Roma non ci sono ipotesi o ragionamenti ma documentazione scientifica.

Considerando il numero di italiani che pratica attività motoria (e siamo ancora un Paese ad alto tasso di sedentarietà) ogni anno grazie allo sport  si evitano 52 mila malattie gravi e 22 morti. Il tutto fa risparmiare allo stato 1,5 miliardi di euro di spesa sanitaria diretta. Mentre é stimato in 32 miliardi di euro il risparmio di " valore vita" ( si tratta della monetizzazione della mancata produttività causata dalle morti per malattie).

Dati che parlano da soli. Meglio che urlano da soli. Soprattutto se incrociati con altri dati.

Quanto "investe " lo Stato italiano nello sport? Complessivamente circa 3,8 miliardi di euro. Veramente pochino se rapportati ai 10,5 miliardi della Francia, agli 8,3 miliardi della Germania o ai 7,9 miliardi della Gran Bretagna.

 Se poi la leggiamo come percentuale di spesa rispetto al PIL, finiamo al 14° posto in Europa con il 2%.

Davanti a noi non solo paesi prevedibili come la Svezia a la Finlandia ma anche paesi devastati dalla crisi come Grecia, Spagna, Portogallo.

A rendere ancora più pesante il quadro é l’analisi di " chi" tira fuori i 3, 8 miliardi che annualmente le istituzioni italiane dedicano allo sport.

Lo Stato sborsa direttamente il 27% ( il 19% é destinato al contributo coni). Le Regioni l’11%. Le Province l’8 %. I Comuni il 54%.

Sì, proprio così. Più della metà dei soldi destinati dalle istituzioni allo sport arriva dai Comuni. E siccome i Comuni in questi ultimi mesi hanno utilizzato in questa direzione il tagliaerba ( lo sanno bene le società sportive di base) ecco che la situazione é destinata a peggiorare e non di poco.

In sintesi il ragionamento é questo.

In tempo di crisi i soldi vanno spesi bene. Meglio, molto bene. Vanno spesi là dove portano risultati e non vanno buttati dalla finestra.

Investire nello sport vuol dire risparmiare nella sanità.

 Lo abbiamo sempre detto, ma ora ci sono le cifre chiare e inconfutabili.

Oggi a fronte di 3,8 miliardi di euro spesi, il valore salvavita dettato dagli attuali livelli di pratica sportiva nel paese é di oltre 16 miliardi di euro.

Come dire investo uno e risparmio quattro.

E, badate bene, da questi conteggi sono esclusi tutti i "benefici dell’investimento" in termini educativi e sociali (non siamo in grado di indicarli scientificamente, ma siamo in grado di dire che sono enormi).

Ecco allora che nessuno può più nascondersi dietro un dito. Nemmeno dietro la crisi che ci attanaglia ormai da tempo.

Spendere nello sport é un investimento sicuro. Rende mostruosamente in termini di tutela della salute dei cittadini.

C’ é davvero qualcuno che é convinto che non ne valga la pena?

L'angolo del Presidente

Investire nello sport vuol dire risparmiare nella sanità

Massimo Achini

Presidente Nazionale