21 febbraio 2013

Caro Papa Benedetto

Caro Papa Benedetto, so che dovrei chiamarti “Santità” e non solo per rispetto del protocollo, ma perché la parola “santità” è forse la più appropriata a riassumere il senso profondo della tua missione, per come l’hai condotta e per come la porti a compimento, per quanto hai non solamente predicato ma anche testimoniato con i tuoi tratti miti e forti, con il tuo sguardo puntato su Dio e insieme teneramente rivolto a tutti, e con il tuo sorriso umile e gentile. Devo però chiamarti “caro Papa” perché non trovo un modo più intenso, lieto e rispettoso per dirti la disarmante semplicità del bene, immenso, che ti vuole il popolo del Csi. Caro Papa, ti vogliamo bene!
Caro Papa Benedetto, so che dovrei chiamarti “Santità” e non solo per rispetto del protocollo, ma perché la parola “santità” è forse la più appropriata a riassumere il senso profondo della tua missione, per come l’hai condotta e per come la porti a compimento, per quanto hai non solamente predicato ma anche testimoniato con i tuoi tratti miti e forti, con il tuo sguardo puntato su Dio e insieme teneramente rivolto a tutti, e con il tuo sorriso umile e gentile. Devo però chiamarti “caro Papa” perché non trovo un modo più intenso, lieto e rispettoso per dirti la disarmante semplicità del bene, immenso, che ti vuole il popolo del Csi. Caro Papa, ti vogliamo bene! A nome di ogni persona che vive la nostra affascinante avventura educativa nello sport seguendo la visione cristiana dell’uomo e del mondo, voglio ringraziarti per il bene che ci hai fatto con la tua guida universale, capace di tracciare orizzonti della fede così ampi e luminosi da non lasciarci risucchiare in piccoli e oscuri anfratti di nostre meschinità e particolarismi. Il tuo insegnamento della Verità e il tuo continuo additare il vero Maestro ha illuminato anche i campi di gioco e le nostre organizzazioni e iniziative; non soltanto quando hai parlato di sport, ma sempre, nei tuoi interventi volti a promuovere la grandezza e la dignità di ogni persona nell’incontro con Cristo, un incontro che hai sempre presentato come ragionevole, illuminato dalla Grazia divina, pienamente umano e soprattutto felice. Il dono che vorrei consegnarti a nome del Csi è allora semplicemente l’assicurazione che continueremo con impegno a seguire il bene che ci hai indicato.

Voglio poi trasmetterti con tutto il cuore il bene che ti auguriamo, anzi che chiediamo a Dio per te nella preghiera. È il bene che tu hai dichiarato con inequivocabile chiarezza e fermezza come l’unica motivazione che ti ha mosso nella tua scelta ultima, coerente coronamento di tutta la tua vita spesa così: il bene della Chiesa! Tu sei Pietro, e per mandato divino conosci e servi il bene della Chiesa al di sopra di chiunque altro. Noi accogliamo con fede il tuo discernimento e offriamo la nostra piccola parte per il bene della Chiesa: anche attraverso l’impegno sportivo-educativo proviamo a crescere giovani donne e uomini nell’autenticità dei valori umani e cristiani, costruttori di pace e portatori di speranza, diventando anche noi sempre più veri insieme a loro. Per il bene della Chiesa ci affidiamo allora alla tua preghiera, ora forse più nascosta ma non meno intensa ed efficace per il mondo intero. Caro Papa, ci aiuti ancora a diventare santi?

L'angolo del Presidente

Caro Papa Benedetto

Massimo Achini

Presidente Nazionale