Forza azzurri! Siete ragazzi davvero in gamba
Sabato pomeriggio a Cremona (Stadio Soldi) scenderanno in campo, come in ogni partita di calcio che si rispetti, 22 giocatori. Eppure in campo si potranno contare “solo” 22 gambe.
Non stiamo scherzando e non stiamo sbagliando a fare i conti. I ragazzi che scenderanno in campo per la partita amichevole di ritorno Italia - Francia sono talmente “in gamba” da voler giocare, riuscendoci, con un solo arto inferiore, l’unico che hanno. In entrambe le squadre c’è chi è nato così, chi invece ha subito un incidente o un trauma. Fatto sta che tutti oggi si devono confrontare in ogni istante della loro vita con un solo arto e due stampelle. Una “botta” così avrebbe fatto arrendere tante persone. Ma non loro, i ragazzi della squadra azzurra.
C’è
qualcosa che non torna.
Sabato pomeriggio a Cremona (Stadio Soldi) scenderanno in
campo, come in ogni partita di calcio che si rispetti, 22 giocatori. Eppure in
campo si potranno contare “solo” 22 gambe.
Non stiamo scherzando e non stiamo sbagliando a fare i conti.
I ragazzi che scenderanno in campo per la partita amichevole di ritorno Italia
- Francia sono talmente “in gamba” da voler giocare, riuscendoci, con un solo
arto inferiore, l’unico che hanno. In entrambe le squadre c’è chi è nato così,
chi invece ha subito un incidente o un trauma. Fatto sta che tutti oggi si
devono confrontare in ogni istante della loro vita con un solo arto e due
stampelle. Una “botta” così avrebbe fatto arrendere tante persone. Ma non loro,
i ragazzi della squadra azzurra.
Appassionati di calcio, si sono “tirati su le maniche” e
hanno fondato in casa del Csi la Nazionale italiana amputati di calcio. A
mettere su questa esperienza è stato il nostro amico Francesco (che ormai
conosciamo da più di due anni) smanettando su facebook alla ricerca di ragazzi
come lui, tutti con una gran voglia di giocare. Una “Nazionale” così coraggiosa
chi la ferma più? Ecco, allora, i primi allenamenti sotto la guida del mister
Vergnani (persona meravigliosa). Ecco i contatti con squadre di ragazzi
amputati di altre nazioni e la prima trasferta ufficiale in Francia lo scorso
27 aprile, dove abbiamo perso 5-2 ma vinto decisamente nella vita. Sabato a
Cremona la grande festa per il ritorno di quella amichevole. A vederli giocare
si resta senza respiro. Partite “vere”, dove si usa sano agonismo, con gesti
tecnici belli e avvincenti, con azioni che ti portano a chiederti: “Ma come
fanno?”. Guardi come affrontano la vita e ti senti piccolo, hai la sensazione
di avere davanti giganti di coraggio e serenità. Se il Csi doveva avere una
Nazionale, non poteva essere più bella di questa. La cosa che regala ancora più
soddisfazione è sapere che questa squadra non è un caso isolato. La sensibilità
verso lo sport dei disabili nel Csi sta crescendo. Oggi sono “solo” 4.124 i
ragazzi che fanno sport nelle nostre società sportive. Ci vorrà del tempo, ma
dopo la sfida di “un gruppo sportivo in ogni parrocchia”, vogliamo vincere
anche la sfida di “un’attività per diversamente abili in ogni società sportiva
d’oratorio del Csi”. Dire che a Cremona, comunque vada a finire, questi ragazzi
hanno già vinto, significa dire la cosa più banale ma anche più vera del mondo.