6 marzo 2014

Storia di amore e di “follia”: 73 scelgono Haiti

È uscito il numero 73. Niente tombola o gioco del lotto, solo una testimonianza straordinaria di amore e coraggio. Avevamo chiesto alle società sportive di tutta Italia: “Chi vuole candidarsi per fare il volontario ad Haiti in estate? Bisogna pagarsi l’aereo, stare 3 settimane in uno dei Paesi più poveri del mondo, partecipare ad un corso di formazione impegnativo…”. Hanno risposto: “Ci sono e vengo volentieri” 73 tra allenatori e animatori, senza contare che dopo la chiusura dei termini sono arrivate altre 15 adesioni. In quei 73 c’é gente di tutta Italia.

È uscito il numero 73. Niente tombola o gioco del lotto, solo una testimonianza straordinaria di amore e coraggio. Avevamo chiesto alle società sportive di tutta Italia: “Chi vuole candidarsi per fare il volontario ad Haiti in estate? Bisogna pagarsi l’aereo, stare 3 settimane in uno dei Paesi più poveri del mondo, partecipare ad un corso di formazione impegnativo…”. Hanno risposto: “Ci sono e vengo volentieri” 73 tra allenatori e animatori, senza contare che dopo la chiusura dei termini sono arrivate altre 15 adesioni. In quei 73 c’é gente di tutta Italia. Al gruppo milanese (che storicamente ha avviato l’esperienza ad Haiti) si sono aggiunte persone provenienti da ogni luogo: da Bari a Matera, da Macerata a Napoli, da Roma a Belluno. Eppure per alcuni il nostro sarebbe il Paese dei giovani “mollaccioni e bamboccioni”. Noi l’abbiamo sempre pensata diversamente. E non solo per coloro che partono per Haiti. Siamo convinti che bisogna credere nei giovani, dargli fiducia e fargli sentire che gli vogliamo bene. Siamo convinti che dentro ogni ragazzo e ragazza ci siano carismi e potenzialità straordinarie e che il nostro compito di educatori sia di aiutarli a credere in se stessi e a incontrare i veri valori della vita. Le nostre società sportive sono piene di storie di vita quotidiana che parlano di giovani “tosti” che realizzano esperienze straordinarie, cui si aggiunge oggi la testimonianza di questi 73 “folli” che si sono candidati per andare ad Haiti.


Probabilmente non sanno quanto sia stata giusta la loro scelta. Partiranno con l’idea di andare ad aiutare i bambini dell’isola, ma torneranno a metà agosto più ricchi dentro, avendo vissuto un’esperienza straordinaria che lascerà il segno, in positivo, nella loro vita. Nei Paesi in via di sviluppo succede sempre così: parti convinto di donare qualcosa e torni a casa scoprendo che hai ricevuto molto più di quanto che hai dato. Non c’è solo Haiti. Nel Csi l’esperienza del volontariato internazionale attraverso lo sport continua a crescere. A breve torneremo in Albania per dare forza al Csi albanese, in estate andremo in altri Paesi in via di sviluppo per condurvi esperienze di avamposto, aprirvi il Csi e continuare a sostenere le tante azioni belle e significative che alcuni Comitati vi realizzano. Già, le nostre società sportive non si accontentano di vincere o perdere una partita del campionato. A loro interessano partite molto più impegnative, poiché hanno il dna della “follia educativa”, delle sfide impossibili, del gusto di sognare di educare alla vita.

Solo così si spiega che sulla ruota di Haiti sia uscito il numero 73.

 

L'angolo del Presidente

Storia di amore e di “follia”: 73 scelgono Haiti

Massimo Achini

Presidente Nazionale