Il mondo del “piccolo” sport pronto a tifare per Francesco
L’incontro tra il Papa e il Csi è qualcosa di naturale. È sempre stato così sin dalle origini. Il fondatore dell’Associazione, Luigi Gedda, fu spesso ricevuto da Pio XII. I due Papi che saranno beatificati domenica prossima erano grandi amici del Csi. Di Giovanni XXIII si ricorda ancora il messaggio al VI congresso nazionale del Csi, il 26 aprile 1959, un discorso lungo e appassionato. Giovanni Paolo II ha incontrato il Csi 17 volte nel corso del suo lungo pontificato e alcuni passaggi sono rimasti “storia viva” della nostra associazione. Il prossimo 7 giugno sarà la volta di papa Francesco.
L’incontro tra il Papa e il Csi è qualcosa di naturale.
È sempre stato così sin dalle origini. Il fondatore dell’Associazione, Luigi
Gedda, fu spesso ricevuto da Pio XII. I due Papi che saranno beatificati
domenica prossima erano grandi amici del Csi. Di Giovanni XXIII si ricorda
ancora il messaggio al VI congresso nazionale del Csi, il 26 aprile 1959, un
discorso lungo e appassionato. Giovanni Paolo II ha incontrato il Csi 17 volte
nel corso del suo lungo pontificato e alcuni passaggi sono rimasti “storia
viva” della nostra associazione. Il prossimo 7 giugno sarà la volta di papa
Francesco.
In occasione del 70° di fondazione del Csi (1944-2014), papa Francesco ha accettato
con gioia ed entusiasmo di trasformare piazza San Pietro in una grande “area
sportiva”, che accoglierà più di 50mila ragazzi, ragazze, dirigenti, allenatori,
arbitri e animatori provenienti dalle società di tutta Italia. Invitate, lo
ricordiamo, sono tutte le società sportive (non solo quelle del Csi) che hanno
a cuore l’educazione dei ragazzi e dei giovani. Il Coni ci è stato molto
vicino (lo ringraziamo davvero) e stessa cosa ha fatto l’Anci, l’associazione
dei Comuni italiani.
In tutto il Paese ci sono grande attesa ed entusiasmo per questo incontro. Non
esiste regione o provincia dove le società sportive non siano già mobilitate
per arrivare a Roma e incontrare e abbracciare papa Francesco. Chi arriverà in
treno, chi farà carovane di pullman, chi viaggerà con furgoncini della società
e macchine dei genitori, chi con staffette in bicicletta e chi addirittura a
piedi. Ad oggi gli iscritti ufficiali superano i 18mila (registrazione sul
sito www.societasportivedalpapa. org) ma sappiamo che saremo molti di più. La
piazza sarà una festa a partire dai colori. Tutti indosseranno la loro
maglietta di gioco (quella della società sportiva) e ciascuno potrà portare bandiere,
striscioni o altre forme di visibilità del suo gruppo sportivo. Il sagrato sarà
invaso dai ragazzi (uno per ogni società sportiva presente in piazza). Dalla
mattina sarà attivo un villaggio dello sport (nella zona di via della
Conciliazione) con la possibilità di giocare e divertirsi per tutti.
Incontrare papa Francesco è una grande emozione. Su questo non c è dubbio. Ma
non si tratta solo di questo. Saremo in piazza San Pietro per fare festa. Ma
saremo lì anche per dire al Papa che può contare su di noi come educatori e
che ci prendiamo con entusiasmo e sino in fondo la responsabilità di educare i
ragazzi alla vita attraverso lo sport. Saremo lì anche per fare il tifo per
papa Francesco, per dirgli che il suo modo di agire nella Chiesa e nell’Umanità
ci piace tanto, e che nel nostro piccolo il popolo dello sport di base gli è
vicino. Saremo lì anche per presentare al Papa “il volto umano dello sport”,
con brevi ma significative testimonianze ed esibizioni che parlano di uno
sport che vuole far vincere i valori della vita.
Non resta che gustare l’attesa del tempo che ci separa dal 7 giugno. Un
incontro tra il Papa e il popolo delle società sportive di base è una delle
cose più belle che si possono sognare. Quel giorno diventerà realtà. E l’incontro
del 7 giugno resterà come “pietra viva” nella storia della nostra
associazione, ma anche nella storia di vita quotidiana di migliaia e migliaia
di società sportive.