5 giugno 2014

Entusiasmo nuovo per il futuro: il regalo più bello per le società

Ci siamo. Mancano circa 48 ore all’incontro tra le società sportive e Papa Francesco.
L’attesa e l’emozione crescono. Non sappiamo con certezza quanti saremo sabato in piazza San Pietro.
Sicuramente tanti, tantissimi. Da tutta Italia arriveranno più di 600 pullman.
Ci sarà chi arriverà in treno, chi in macchina, chi addirittura a piedi o in bicicletta. É bello rivivere oggi le motivazioni e le tappe che ci hanno portato a realizzare questo grande sogno. Come é nata l’idea? Pensando al 70° abbiamo deciso che non volevamo limitarci a un festeggiamento tradizionale.
Sentivamo il desiderio di qualcosa di “speciale”, qualcosa in grado di regalare al csi di oggi e di domani una marcia in più. Il sogno era quello di fare un regalo a tutte le società sportive, che sono il cuore pulsante dell’associazione, lì dove si gioca la sfida educativa del Csi. Come fare allora per regalare a ogni gruppo sportivo una “iniezione di fiducia e di speranza” capace di generare entusiasmo e fare vedere con occhi nuovi tutte le fatiche e le difficoltà che esso deve affrontare? Cercare la risposta ci ha portato a sognare in grande: e se pensassimo ad un incontro tra Papa Francesco e le società sportive in piazza San Pietro? Qui é arrivata la prima “sorpresa”. Abbiamo spiegato l’idea in Vaticano e a breve é arrivata la risposta: “Si può fare.

Ci siamo. Mancano circa 48 ore all’incontro tra le società sportive e Papa Francesco.
L’attesa e l’emozione crescono. Non sappiamo con certezza quanti saremo sabato in piazza San Pietro.
Sicuramente tanti, tantissimi. Da tutta Italia arriveranno più di 600 pullman.
Ci sarà chi arriverà in treno, chi in macchina, chi addirittura a piedi o in bicicletta. É bello rivivere oggi le motivazioni e le tappe che ci hanno portato a realizzare questo grande sogno. Come é nata l’idea? Pensando al 70° abbiamo deciso che non volevamo limitarci a un festeggiamento tradizionale.
Sentivamo il desiderio di qualcosa di “speciale”, qualcosa in grado di regalare al csi di oggi e di domani una marcia in più. Il sogno era quello di fare un regalo a tutte le società sportive, che sono il cuore pulsante dell’associazione, lì dove si gioca la sfida educativa del Csi. Come fare allora per regalare a ogni gruppo sportivo una “iniezione di fiducia e di speranza” capace di generare entusiasmo e fare vedere con occhi nuovi tutte le fatiche e le difficoltà che esso deve affrontare? Cercare la risposta ci ha portato a sognare in grande: e se pensassimo ad un incontro tra Papa Francesco e le società sportive in piazza San Pietro? Qui é arrivata la prima “sorpresa”. Abbiamo spiegato l’idea in Vaticano e a breve é arrivata la risposta: “Si può fare.
L’agenda del Papa é bloccata per il 7 giugno con su scritto incontro con le società sportive”. Era dicembre. Il tempo per organizzare un evento del genere non era tanto. Sarebbe bastato per coinvolgere le società sportive?
Ecco la seconda sorpresa: sul territorio si é scatenata una mobilitazione generale inaspettata. Risultato: saremo più di 50 mila. Ci chiedono: “Cosa accadrà esattamente sabato?”.

Semplicemente, il centro della giornata sarà un incontro, l’incontro con Papa Francesco. Tutti insieme vogliamo abbracciarlo. Vogliamo portare in piazza San Pietro il volto umano e la gioia dello sport. Vogliamo ascoltare le sue parole aprendo il cuore alla speranza. Vogliamo affidare a lui la nostra passione educativa. Vogliamo fargli festa e dirgli che facciamo il tifo per lui. Vogliamo incontrarlo con quella semplicità che ci ha insegnato.
Ci saranno anche due cose importantissime che non si vedranno: il prima e il dopo. Il prima avrà il sapore di una rinnovata umanità.

Pensate al viaggiare delle società sportive: c’è chi si ritroverà in oratorio per una spaghettata e poi via sul pullman per tutta la notte, chi farà un treno speciale, chi é partito da Torino in bicicletta lunedì scorso. Quante amicizie nasceranno negli autogrill, nelle stazioni, tra le strade di Roma, in piazza in attesa del Papa. Il mondo di oggi ha bisogno di occasioni come queste in cui tutto diventa più vero, più umano e più bello. Il dopo ha a che fare con la speranza. L’incontro con Papa Francesco non si concluderà alle 18 in piazza San Pietro. Al contrario, inizierà da lì. Sarà come aver affidato il cuore a un caricabatterie educativo. Tornando a casa saremo diversi. Avremo dentro un’energia ed una voglia di testimoniare Gesù irrefrenabile. Per questo la prossima non sarà una stagione sportiva normale. Il nostro capitano, Papa Francesco, sarà lì a sostenerci su tutti i campi dei nostri oratori e dei nostri quartieri. E noi lo sentiremo sempre vicino, molto vicino.

L'angolo del Presidente

Entusiasmo nuovo per il futuro: il regalo più bello per le società

Massimo Achini

Presidente Nazionale