9 ottobre 2014

Un allenamento speciale alla mensa dei poveri

L’esperienza si è concretizzata a Milano, ma può essere replicata in tutta Italia. Per tutto l’anno, a turno, le squadre di adolescenti saranno chiamate a vivere un allenamento “speciale”. Niente campo, niente spogliatoio, niente doccia: ci si allena tra vassoi e pentoloni. Non si tratta di prepararsi a un nuovo sport, ma solo di andare tutti insieme, una sera a settimana, a servire alla mensa dei poveri. È un “allenamento” di quelli che lasciano il segno. Troppo spesso i ragazzi di oggi vogliono tutto subito, gratis e senza fatica, nello sport e nella vita.

Devono invece riscoprire il valore del sudore, della fatica, dell’impegno.

Soprattutto devono riscoprire la bellezza del servizio e del servire.

L’esperienza si è concretizzata a Milano, ma può essere replicata in tutta Italia. Per tutto l’anno, a turno, le squadre di adolescenti saranno chiamate a vivere un allenamento “speciale”. Niente campo, niente spogliatoio, niente doccia: ci si allena tra vassoi e pentoloni. Non si tratta di prepararsi a un nuovo sport, ma solo di andare tutti insieme, una sera a settimana, a servire alla mensa dei poveri. È un “allenamento” di quelli che lasciano il segno. Troppo spesso i ragazzi di oggi vogliono tutto subito, gratis e senza fatica, nello sport e nella vita.

Devono invece riscoprire il valore del sudore, della fatica, dell’impegno.

Soprattutto devono riscoprire la bellezza del servizio e del servire.

Devono capire che la felicità abita dentro la semplicità. Devono capire che per essere forti nella vita non bisogna mostrare i muscoli o essere arroganti, ma essere capaci di stare dalla parte dei deboli. Devono vivere sulla loro pelle l’esperienza dello stupore che nasce dal donare qualcosa e sentire che quanto ti torna indietro è cento volte tanto. Ecco allora l’idea semplice: individuiamo la mensa dei poveri di una città e invitiamo tutte le squadre di adolescenti ad andare a turno a servire la cena agli ospiti di quella struttura. Non è finita qui. L’idea è di coinvolgere tutto il mondo dello sport. Stiamo lavorando per trovare una data nella quale mettere insieme a Milano tanti campioni e tanti giovani delle nostre società sportive per andare “insieme” a servire alla mensa dei poveri. Il mondo di oggi ha bisogno di segni semplici e concreti, capaci però di testimoniare i grandi valori della vita con chiarezza e coerenza. Non nascondiamo che il sogno è quello di mettere insieme giocatori di Inter, Milan, Olimpia, Vero volley e Power volley, oltre a tanti campioni di altre discipline.

Quando lo sport “gioca di squadra” (campioni e ragazzi insieme) diventa davvero imbattibile.

Tutto questo per ora è un sogno, ma entro fine novembre contiamo che diventi realtà. Intanto, invitiamo i Comitati di tutta Italia a prendere in considerazione l’idea, proponendo alle loro squadre di “allenarsi” alla mensa dei poveri. Lì c’è qualcosa di davvero importante da imparare.

Questo è garantito.

L'angolo del Presidente

Un allenamento speciale alla mensa dei poveri

Massimo Achini

Presidente Nazionale