9 ottobre 2010

Sensibilità e attenzione per l’altra dimensione dello sport

Si tratta di un avvenimento storico: dalla scorsa settimana il Csi è entrato ufficialmente a far parte del Comitato Italiano Paralimpico, che, con una delibera del Consiglio Nazionale, ha “aperto le porte” alla nostra Associazione, consentendole di essere il primo ente di promozione formalmente membro della famiglia dello sport paralimpico. Dobbiamo dire grazie, di vero cuore, ad un uomo che per coraggio e sensibilità educativa non è secondo a nessuno: Luca Pancalli, un grande dirigente dello sport italiano che da sempre ha testimoniato stima e affetto nei confronti del Csi.

Si tratta di un avvenimento storico: dalla scorsa settimana il Csi è entrato ufficialmente a far parte del Comitato Italiano Paralimpico, che, con una delibera del Consiglio Nazionale, ha “aperto le porte” alla nostra Associazione, consentendole di essere il primo ente di promozione formalmente membro della famiglia dello sport paralimpico. Dobbiamo dire grazie, di vero cuore, ad un uomo che per coraggio e sensibilità educativa non è secondo a nessuno: Luca Pancalli, un grande dirigente dello sport italiano che da sempre ha testimoniato stima e affetto nei confronti del Csi. Entrare nel Cip ci regala grande emozione e grande responsabilità. L’impegno e l’attenzione del Csi nei confronti dello sport per diversamente abili hanno radici lontane. Non tutti sanno che lo sport per disabili nel nostro Paese è stato fondato nei primi anni Cinquanta da un gruppo di nostri dirigenti lungimiranti, che aprirono allo sport dei non vedenti. Un’apertura figlia di una sensibilità ancora più antica, essendo storia che all’inizio del XX secolo nelle fila di una società sportiva della “Fasci”, associazione madre del Csi, era protagonista di spettacolari raid un ciclista con una sola gamba, il futuro eroe della Grande Guerra Enrico Toti. Tutti sappiamo invece che oggi nei nostri Comitati e nelle nostre società sportive l’attenzione per questa dimensione dello sport è alta e concreta. In giro per l’Italia ci sono esperienze meravigliose di attività, iniziative, manifestazioni che meriterebbero di essere raccontate una per una. Lo scorso anno il Consiglio Nazionale ha voluto rilanciare questo impegno costituendo una Commissione Nazionale “sport disabili” che ha lavorato sodo per fare lievitare questa sensibilità invitando ogni Comitato Provinciale ad attivare una sezione di attività per disabili. Ora è arrivato l’ingresso ufficiale del Csi all’interno del Comitato Italiano Paraolimpico, e tutta l’Associazione dovrà sentire forte e con gioia la responsabilità che ne deriva. L’impegno a favore dello sport per disabili deve diventare l’impegno di tutta l’Associazione e di ogni società sportiva e Comitato, dando così un grande contributo al Cip. Uno dei primi obiettivi è lavorare affinché ogni Parrocchia ed ogni Oratorio, attraverso lo sport, possano accogliere in modo più incisivo ragazzi disabili che abitano nel quartiere, nel Comune, nel territorio. Questa poi è una settimana fortunata. A conclusione degli Europei di Special Olympics a Varsavia 12 medaglie azzurre (3 ori, 5 argen ti e 4 bronzi) sono arrivate da ragazzi che svolgono attività con il Csi.

L'angolo del Presidente

Sensibilità e attenzione per l’altra dimensione dello sport

Massimo Achini

Presidente Nazionale