Un weekend di lavoro per il Consiglio nazionale del Csi
Noi siamo quelli là. Quelli convinti che i lavori di un Consiglio nazionale devono sempre essere “visibili” a tutti. Spesso, in Italia, dopo essere eletti non si conosce nulla dell’operato durante il mandato. Spesso funziona così nella politica. A volte funziona così anche nel mondo delle associazioni o dello sport. Fortunatamente non sempre. Dal 2008 abbiamo preso la buona abitudine di “condividere” con tutti i lavori del Consiglio nazionale. È un piacere e un dovere. La prima seduta del 2015 si è svolta lo scorso week end a Roma. Più di 10 ore di “lavori” su varie tematiche, per rendere sempre “bella e vera” la nostra associazione. Ci abbiamo ragionato sopra e in particolare ci siamo soffermati sulle parole che il Papa ha indirizzato alla curia romana il 22 dicembre scorso. Francesco ha indicato 15 malattie che la curia deve evitare e prevenire. Si va dalla malattia del sentirsi immortali e indispensabili alla malattia dalla rivalità e vanagloria; dall’alzheimer spirituale alla malattia delle chiacchiere e dei pettegolezzi. In fondo anche il Consiglio nazionale, il Consiglio provinciale, o il direttivo di una società sportiva possono essere considerate “piccole curie” chiamate a servire la loro realtà. Ecco perché abbiamo ragionato su come prevenire queste malattie per dare sempre una testimonianza del servizio come stile dell’impegno nel Csi ad ogni livello. Spazio alla politica sportiva, discutendo sui primi dati del nuovo regolamento degli enti di promozione, al rapporto tra enti e federazioni, a come contagiare tutto il mondo dello sport con la nostra passione educativa. Sul tema del “territorio”, poi, la novità più grande riguarda una piattaforma che permetterà di monitorare lo stato di salute di ogni comitato incrociando vari dati ( numero società sportive, tesserati, corsi di formazione, bilancio, iniziative significative). Valorizzare il territorio resta per noi la priorità e il tour delle regioni che è partito ieri (20 incontri in tutta Italia) lo conferma. Passi avanti anche per il nuovo Statuto del Csi che vogliamo approvare entro il 2016 con il contributo di tutta la base associativa. Si tratta di un percorso difficile e complesso, dove gli ostacoli non mancano. Ma l’idea di regalare al Csi una nuova carta costituzionale piùmoderna e attuale non è certo abbandonata. A breve un Forum sullo Statuto aperto a tutti i comitati per coinvolgere tutti in questo percorso. Analizzate le varie iniziative della formazione. Fra tutte il terzo anno dello Stage per dirigenti nazionali. Si comincia sabato a Trento e faremo un altro “Giro d’Italia” con 20 incontri. Anche in questo caso un’associazione poco “romano-centrica” e molto sbilanciata sul territorio, per essere vicini a chi opera nei comitati e nelle società sportive. Grande spazio è stato dedicato al confronto sull’attività sportiva nazionale, che rimane il principio generativo dell’esperienza educativa. Il Consiglio nazionale ha accolto e premiato la Nazionale amputati per la sua partecipazione ai Mondiali. Un sogno nato pochi anni fa ad Assisi e completamente realizzato. Infine, si è riunito il Tavolo delle Regioni per affrontare varie tematiche con il contributo di tutti i presidenti regionali del Csi. Insomma, un week end intenso e impegnativo, come lo è quello delle migliaia di dirigenti (eroi del quotidiano) che operano nelle società sportive. Era giusto e doveroso però rendere conto a tutti, come sempre.