Le società sportive: palestre di democrazia a cielo aperto
Avete presente la partenza di un Gran Premio di Formula 1 dove, già alla prima curva, si ritrovano tutti in pochi centimetri a fare a “sportellate” per decidere chi è davanti ad un altro. La nostra vita, troppo spesso, la vorrebbero così. Una maratona quotidiana di “individualismo” dove l’altro è qualcuno da superare e un avversario da battere.
Viviamo in una società che insegna a sgomitare.
Avete presente la partenza di un Gran Premio di Formula 1 dove, già alla prima curva, si ritrovano tutti in pochi centimetri a fare a “sportellate” per decidere chi è davanti ad un altro. La nostra vita, troppo spesso, la vorrebbero così. Una maratona quotidiana di “individualismo” dove l’altro è qualcuno da superare e un avversario da battere. La vita vera, però, è un’altra cosa. L’altro può essere un compagno di strada meraviglioso che ti sostiene, ti incoraggia, ti accompagna e ti aiuta a non perderti nella complessa avventura di affrontare il mare della vita. Facile a dirsi, difficile a viversi. Servono occasioni per “sperimentare” una vita vera. Servono comunità ove immergersi per respirare le condizioni della vera umanità. La società sportiva oggi è questo. Altro che un posto dove semplicemente si gioca, ci si diverte e si fa sport. La società sportiva oggi è una grande occasione per affrontare la vita con spirito di squadra. È un laboratorio di relazioni, di amicizie, di fatica, di confronto che deve generare incontro. Le amicizie nate dentro uno spogliatoio le porti dietro per tutta la vita. C’è un altro aspetto che merita di essere sottolineato. La democrazia è un valore immenso.
Bisogna difenderlo e coltivarlo. Bene, dove mandiamo i nostri giovani a scuola di democrazia?
Una volta esisteva la filiera dell’esperienza di partito. Ma oggi i giovani nei partiti non ci sono più. La scuola qualche volta offre laboratori di democrazia.
Ma appunto, qualche volta! Ed illudersi che s’impari la democrazia durante le ore di educazione civica è da miopi per non dire da ciechi. Dentro il mondo dell’associazionismo. Ecco dove si impara oggi la democrazia. Nelle società sportive e nei comitati territoriali si discute, ci si confronta, ci si arrabbia, si litiga e si fa la pace, si impara ad esporre le proprie idee, si impara ad ascoltare le ragioni degli altri, ci si candida, si vota. Insomma, il mondo dello sport di base è una grande palestra di democrazia a cielo aperto. A volte non ce ne rendiamo conto ma è proprio così. Nei nostri consigli provinciali, nei gruppi arbitrali, nelle commissioni varie, negli spogliatoi di ciascun gruppo sportivo, nei direttivi delle società sportive ogni settimana centinaia di migliaia di persone si allenano a lavorare intensamente per il bene comune. Alla politica di oggi manca questo. Troppi crescono solo dentro le fila di un partito e non hanno alle spalle quel vissuto (o lo vivi o nessuno te lo può insegnare) che solo il mondo dell’associazionismo può regalarti. Ecco, allora, cosa sono le società sportive di oggi.
Produttori di comunità educante e di relazioni umane “calde” nel deserto e nel gelo del nostro tempo. Laboratori di democrazia quotidiana.
Bastano questi due aspetti per ricordare a tutti che le società sportive sono “pietre miliari” del nostro tempo. Se chiude una società sportiva non si spegne un campo di calcetto o una palestra , ma viene meno un pezzo importante della società. Ecco perché aiutarle. Ed aiutarle seriamente è un dovere e un obbligo per tutti. A partire da coloro che hanno la responsabilità di governare questo Paese e il sistema sportivo italiano.