Un resort particolare
La proposta è a dir poco insolita. Se avete voglia di vivere una “vacanza” diversa abbiamo il “viaggio” che fa per voi. Sentite qua si viaggia solo con lo zainetto del bagaglio a mano (la vostra valigia serve a noi per metterci dentro palloni e magliette). Si alloggia in “resort” che garantiscono ogni sorta di scomodità: per dormire brandine di fortuna, luce che va e che viene, qualche fastidioso animaletto garantito. Per pranzo e cena niente “buffet internazionale” ma semplicemente “quello che passa il convento”, spesso riso e fagioli o giù di lì. Clima incerto, con caldo e afa che spesso si faranno sentire. Veniamo ora alle certezze. Migliaia di sorrisi garantiti. Di quei bambini che vi seppelliranno “aggrappandosi” alle vostre spalle, gambe, braccia.
Ritorno alla dimensione e alla semplicità della vita vera.
La sensazione inspiegabile di sentire la felicità che ti abbraccia. La prova di quanto si diventa ricchi dentro, donando se stessi. Ritornare a casa con un paio di lenti nuove da indossare per ogni altro giorno di vita quotidiana. Le destinazioni spaziano nei vari continenti: Camerun, Ruanda, Centrafrica, Haiti, Albania, ma anche Congo, Nepal, Palestina, Colombia. Obiettivo sempre lo stesso: palloni e sorrisi per andare nelle periferie del mondo a far giocare i ragazzi. Nessun “tour operator” può offrirvi un viaggio così. I più diffidenti staranno pensando: “ma chi vuoi che ci vada?” Attenzione, l’offerta è last minute! I posti sono in esaurimento. Chi vuole partire nell’estate 2016 deve contattare il Csi entro il 10 febbraio. Negli anni scorsi 80 giovani (dai 18 ai 35 anni) sono già partiti e partiranno anche quest’anno.
Più di 100 sono in lista d’attesa per partire nel 2016.
Questo è il “volontariato sportivo internazionale”.
Provare per credere. Male che possa andare “buttereste via” 15 giorni delle vostre vacanze e rimpiangereste il solito resort o la solita spiaggia con ombrellone. Ma se ciò che vi raccontiamo è vero (chiedetelo ai giovani che hanno già vissuto questi viaggi) un’esperienza così vi cambia davvero la vita. Per il Csi il volontariato sportivo internazionale sta diventando un impegno grande ed anche problematico. Siamo partiti nel 2011 animati da “incoscienza e follia”. Ed ora ci troviamo a fare i conti con un “progetto” che cresce giorno dopo giorno. Papa Francesco ci ha chiesto con chiarezza (7 giugno 2014 in piazza San Pietro) di “portare un pallone in tutte le periferie del mondo” e noi questo impegno lo abbiamo preso sul serio. Il numero di giovani che vogliono partire é sempre più grande. I Paesi che ci chiedono di “andare da loro ad aprire il Csi” sono ormai più di 20 sparsi nei 5 continenti. Per questo ieri sera abbiamo realizzato al Coni una serata di condivisione del sogno del volontariato sportivo internazionale con tanti amici del mondo dello sport, delle istituzioni, della società civile e della Chiesa. Abbiamo bisogno di costruire una “grande squadra” che dia sostegno a questa meravigliosa follia.
Chiediamo a tutti quelli hanno voglia di dire “io ci sto a dare una mano” di contattarci. Qualche esempio: ai presidenti delle federazioni chiediamo di mettere a disposizione istruttori per portare nuove discipline tra i ragazzi delle bidonville del mondo; ai campioni (di ieri e di oggi) di venire con noi in questi viaggi insieme ai ragazzi; alle aziende sportive di darci palloni e magliette; alle Istituzioni di aiutarci a trovare risorse che sono indispensabili; a ciascuno di fare quello che può con gioia e entusiasmo. Abbiamo bisogno di una “grande squadra” per regalare allo sport italiano un nuovo “settore”: quello del volontariato sportivo internazionale. Un settore che regala a centinaia di giovani italiani un’esperienza di vita unica e che regala gioco e gioia a migliaia di bambini. Un settore che rende più “forte e vincente” lo sport italiano. Niente medaglie in palio. Ma il contributo a cambiare e rendere più bello il mondo di oggi e di domani. Un ringraziamento immenso al presidente Malagò che ha aperto la serata di ieri e ai tanti amici che al termine della serata hanno detto: “io ci sto” a dare una mano. Ma il vero grazie va ai giovani che hanno già vissuto questa esperienza, a chi è in lista d’attesa per partire, a coloro che in queste settimane ci contatteranno per dire “voglio venire anche io” (info e riferimenti sul sito www.csiperilmondo.it). A quelli che hanno ancora il coraggio di sognare e non si accontentano di una vita mediocre. “L’unico vero viaggio non consiste nella scoperta di nuovi paesaggi ma nell’avere occhi nuovi con cui guardare il mondo”. Noi quelli li garantiamo. Vi aspettiamo.