Gli altri mille Locatelli che «fanno le cose per bene»
Ci risiamo. Chi ha un po’ di confidenza con lo sport, lo conosce bene. Mi riferisco a quel naturale meccanismo che nel calcio, meglio se nella massima serie, scatta al secondo gol realizzato da un giovanotto di belle speranze. Non è una trappola, ma merita un’attenta riflessione. Locatelli fa sì le cose per bene ed è giustissimo celebrare la grande bellezza della meglio gioventù che oggi gioca in serie A. Un gol così, anzi due strepitosi, ed ecco subito il ragazzino di Pescate, che personalmente ben ricordo in maglia nerazzurra, atalantina, nato in oratorio, tesserato anche nel Csi Bergamo, si attribuisce la parola magica: “Era un predestinato!”. Allargando il giro d’orizzonte geografico il “momento giovani” prosegue. Sotto le due torri si osanna oggi la linea “Verdi” di Donadoni, altra vecchia conoscenza orobica, e del suo Bologna che dopo nove gare di campionato é la formazione dall’età media più bassa (25 anni) in serie A. All’ombra del Cupolone, complici anche molti infortuni, la Lazio estate–autunno 2016 di Inzaghi arriva da quella Primavera, allenata in precedenza da Simone. In prima pagina in questa fase del campionato finiscono Lombardi e Murgia debuttanti goleador all’esordio in A. Chi non va o non fa mercato è logico che trovi in casa le risorse per andare avanti. Mi auguro ovviamente che l’onda verde di questi tempi prosegua per tutto il resto della stagione, ma non posso non pensare alle altre migliaia di giovani Locatelli – che anch’essi fan le cose per bene – ma che non arriveranno per mille vari motivi a simili palcoscenici. Il Csi da sempre ha guardato ai giovani non puntando sul ‘campionismo’ ma sull’accoglienza e sull’incontro. Più al gioco e meno al risultato. Non ricercando in loro futuri professionisti ma giovani calciatori, che attraverso il sudore e il rigore del-l’attività sportiva, crescano lealmente dapprima come onesti cittadini e poi, se ne hanno le capacità, come atleti performanti. Abbiamo scelto come nostro capitano il più importante di tutti, Papa Francesco. Non possiamo non tornare dunque al suo monito, che ci suggerisce ogni giorno di guardare agli scarti, agli ultimi, ai meno portati, a coloro che non hanno opportuità. A metà novembre ci ritroveremo a Roma per confrontarci tutti insieme sul gusto di essere Csi. Dal titolo dell’incontro “Fare bene il bene – lo sport al servizio dei più piccoli” emerge chiaramente l’attenzione che vogliamo prestare nelle politiche sportive e sul territorio agli adolescenti e all’attività giovanile. ‘Se son rose fioriranno’ si usa dire. Ed allora, felicissimi delle reti di Murgia, Verdi e Locatelli, seminiamo ancora perché sia vera primavera.