Csi e parrocchia. Un’alleanza che sviluppa la comunità
Sono un frequentatore assiduo del mondo sportivo a vari livelli e non nascondo qualche difficoltà nel parlare di sport da Vescovo di Firenze, dal momento che don Lorenzo Milani, l’esempio più nobile tra i preti fiorentini, ce l’aveva profondamente con lo sport. Bisogna capire però il perché di questa avversione, che stride con la nostra convinzione che lo sport contribuisce alla crescita dell’umanità.
Don Lorenzo Milani, invece, era convinto che lo sport venduto dal commercio fosse uno strumento di “disumanizzazione”: infatti nelle parrocchie veniva usato come di– vertimento, come evasione dalla realtà. Da questo punto di vista Milani non è contestabile: se infatti lo sport fa evadere da se stessi, non costruisce. Per non parlare poi del sistema commerciale dello sport che contraddiceva il suo “credo” nell’edificazione della parola: il fatto che diversi operai sapessero usare solamente un lessico sportivo appreso dai quotidiani del settore non lo disponeva affatto bene. Se pensiamo di fare dello sport un Assoluto che ci impedisce di entrare con profondità alle dinamiche della persona, della società e della vita politica, allora ciò contribuirà a disumanizzare la persona. Se invece intendiamo lo sport come un esercizio di umanità, sarà in grado di valorizzare tutte quelle caratteristiche che edificano e completano il nostro essere uomini.
Comprendere per esempio che nella vita tutto si ottiene grazie all’impegno, al rispetto delle regole e dell’altro, concorre invece a edificare la persona in uno spirito di lealtà. È importante sottolineare però il dialogo che il Centro Sportivo Italiano propone concretamente con le parrocchie: in questo tempo come Chiesa rischiamo di perdere il nostro radicamento tra il popolo e la società, minacciato da una cultura che vorrebbe ridurre la religione ad una sfera intima della coscienza senza nessuna rilevanza sociale.
Anche il Papa ci invita a considerare i cambiamenti epocali del nostro tempo, non sempre decifrati anche all’interno del mondo cattolico: l’immagine della Chiesa in uscita ci invita a rivedere una concezione sinora a volte troppo statica della pastorale parrocchiale. Papa Francesco ci esorta a contemplare il futuro, abitandolo con impegno e discernimento per poter interpretare con spirito creativo il ruolo missionario del cristiano. In questo senso l’alleanza tra Parrocchia e Centro Sportivo Italiano ci aiuta a definire un anello di quella catena che ci lega ai processi sociali e alla realtà concreta dello sviluppo della comunità, dei suoi sogni ed aspettative.
Attraverso lo sport si incrociano tante di quelle dinamiche sociali che non possono non essere intercettate dall’azione della Chiesa nella società.