Lo sport è lo specchio del nostro tempo
Il Centro Sportivo Italiano coinvolge la persona, tuttavia non si tratta solo di avere tante persone e ragazzi che fanno sport, ma far sì che attraverso lo sport essi possano crescere in modo autentico e orgoglioso. Oggi assistiamo a questa estensione e crescita in cui il Centro Sportivo Italiano è protagonista. Citando un documento di circa 25 anni fa “Sport e Vita cristiana” si dice “è lo sport uno specchio del nostro tempo”: un’espressione singolare questa dello specchiarsi. Infatti lo sport riproduce in sé alcuni aspetti del tempo e queste considerazioni valgono tutt’oggi. Le caratteristiche che vengono sottolineate sono la corporeità, il valore dell’immagine, la rigida ascesi laica della disciplina, un nuovo rapporto tra lavoro e tempo libero (che rientra in diversi temi caldi, specialmente nel documento di orientamento diocesano), la convinzione di un’illimitata possibilità di progresso, il predominio del soggetto, la logica del mercato, il gioco di squadra come piattaforma di esaltazione del gioco individuale e, infine, lo specchio del modello aziendalistico. Ecco che nello sport ritroviamo le contraddizioni del nostro tempo. Da sempre la Chiesa ha avuto interesse per lo Sport perché ha a cuore l’uomo e il suo benessere, non solospirituale. La Chiesa non separa l’uomo non lo separa in compartimenti, ma considera sia gli aspetti spirituali che fisici.
D’altra parte, è opportuno che anche Stato abbia la stessa attenzione per entrambe le sfere umane.
Come terza riflessione ne deriva la necessaria collaborazione tra Chiesa e società per il bene dei giovani e di chi fa sport.
Attenzione a due pericoli: il primo è quello di fare dello sport una sorta di religione laica, un idolo; l’altro rischio è quello di demonizzare lo sport solo come luogo di devianza, violenza e asservimento economico.