28 febbraio 2019

Giovani: la forza trainante delle nuove discipline olimpiche

Buone notizie dal Comitato Olimpico Internazionale. Il Comitato organizzatore dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi, ha proposto, nei giorni scorsi, al Cio, di sperimentare nuove discipline, amate in particolare dai giovani. Così, se già dalla prossima edizione di Tokyo entreranno a far parte delle discipline olimpiche il surf, lo skateboard e l’arrampicata, ora, il Comitato organizzatore, riunito sotto la Tour Eiffel, oltre a confermare queste tre discipline, ha aggiunto la danza sportiva, con la breakdance in prima linea.

Dopo il successo riscontrato alle Olimpiadi giovanili 2018 di Buenos Aires il tentativo di portare questi sport urbani e dal forte impatto sociale ai Giochi dei “grandi”, immagino nasca dalla volontà di coinvolgere sempre più i giovani, senza peraltro andare incontro alle problematiche connesse alla necessità di costruire altri impianti che accolgano le nuove attività.

Mi sembra lodevole questa volontà di accogliere le passioni più diffuse tra i giovani, e farle diventare forza trainante per promuovere nuovi sport. Un po’ come sta accadendo nel Centro Sportivo Italiano, che a livello nazionale – e ovviamente avendo principalmente come target i giovani under 14 – sta sperimentando nuove tendenze. In arancioblù vanno infatti affermandosi su tutta la penisola nuove attività: in palestra, specie in quelle scolastiche, fioriscono il tcouckball ed il dodgeball; in mare la vela e la voga a 10 remi; al beach volley si affiancano il green volley e lo snow volley. Le arti marziali ampliano ventaglio di discipline proposte, con il tai chi e il wushu – kung fu.

Per chi, come me, ha cominciato a muovere i primi passi nell’Associazione quando iniziava la sua travolgente cavalcata del calcio, con il progressivo declino di discipline storiche e nobili, quali l’atletica e il ciclismo (per fare solo due esempi), queste incursioni nel mondo giovanile sono la dimostrazione che l’Associazione è capace di rinnovarsi pur senza far mancare l’attenzione all’attività istituzionale.

Ricordo che il Csi nei giorni scorsi ha stilato il calendario dei suoi meeting nazionali, eventi sportivi di levatura nazionale, ma promossi dal territorio associativo. Si comincerà ad aprile in Puglia con Baridanza, rassegna di danza sportiva e street dance, per finire in settembre sempre nella stessa regione con l’ultima prova delle regate tra barche a dieci remi.

Tante novità dunque per stare al passo con i tempi, per essere precursori o addirittura rivoluzionari, come si legge nell’ultima originale proposta degli organizzatori francesi che hanno parlato di una Maratona olimpica aperta a tutti.

Dove nella stessa giornata e sullo stesso tracciato di 42 km i podisti di qualsiasi livello potranno gareggiare con i campioni che lotteranno per le medaglie. Un inno allo sport per tutti e di tutti, che aiuterebbe a crescere gli atleti e le persone, e rafforzerebbe la fratellanza e quello spirito – tanto caro anche a Papa Francesco – da “gioco amatoriale”, che non va mai perso, perché genuino, fresco, e di grande dignità d’animo.

L'angolo del Presidente

Giovani: la forza trainante delle nuove discipline olimpiche

Vittorio Bosio

Presidente Nazionale