27 giugno 2019

Milano-Cortina, che sia un’Olimpiade sostenibile e per tutti

Da italiano sono ovviamente e sinceramente felice dell’ assegnazione a Milano e Cortina delle Olimpiadi invernali 2026. Ha vinto l’Italia, ha vinto il Coni, ha vinto lo sport. E hanno vinto i volti vincenti dell’Italia più vera, quella delle nostre atlete di punta, come Sofia Goggia, Michela Moioli, Arianna Fontana e altre. Ora però ci aspetta la sfida più dura da vincere, quella di concretizzare questo momento magico trasformandolo in un’organizzazione perfetta, dove ognuno, a prescindere dai ruoli, darà il meglio di sé. Non sarà facile; delicati gli aspetti economici, gestionali, imprenditoriali. Solo queste tre voci bastano a far nascere le preoccupazioni più gravi. Purtroppo i tempi che stiamo attraversando, da anni ormai, stanno facendo emergere un’ imperdonabile tendenza all’affarismo, al profitto indebito. Non possiamo più permettercelo, perché con queste Olimpiadi non possiamo sbagliare.

Voglio sperare che il tradizionale senso pratico degli italiani ancora una volta abbia il sopravvento e al lavoro si mettano soprattutto le persone per bene. Da presidente nazionale del Csi sono certo che i benefici di questa Olimpiade ricadranno anche sullo sport minore. Questo avverrà soprattutto per lo spirito di emulazione, e per l’entusiasmo che questo genere di eventi provoca in tutto il mondo, tanto più nella nazione organizzatrice. Di Olimpiadi, per giorni e giorni, parleranno tutti, in ogni ambiente: del lavoro, dello svago, dello studio. Scorreranno fiumi di inchiostro e chissà quante immagini sui social. Mi auguro però che qualcuno pensi allo sport di periferia; in questo caso allo sport della montagna. Ho ben presente quali sacrifici stiano affrontando i dirigenti delle società sportive attive in località montane di tutta Italia per resistere allo spopolamento che sta ormai devastando i nostri territori. Quando si tratterà di valutare la realizzazione di nuovi impianti o di adeguare quelli vecchi, vorrei che ci fosse qualcuno che pensi anche alle Valli, ai giovani di questi paesi e di queste frazioni che devono fare doppia fatica rispetto ai compagni della città per frequentare le scuole (quando ci sono), per utilizzare i servizi (che spesso non ci sono più) e per fare sport. Anche i ragazzi che abitano in montagna hanno diritto di sognare. La montagna non è solo il territorio dei sentieri per le escursioni, delle pareti da scalare e delle piste per sciare. La montagna è una forma di vita nobile, austera, è l’incontro perfetto tra uomo e natura. È l’origine dei fiumi e del mare; come si fa a lasciare che muoia? Come si fa a non amarla? Si ricordino quelli che parlano tanto di “sostenibilità del sistema” che in montagna, un tempo, anche un filo d’erba era prezioso. Chissà che le Olimpiadi del 2026 non aiutino ad individuare finalmente il percorso giusto per una gestione diversa e più consapevole delle ricchezze dei nostri territori, che non sono solo montagna evidentemente ma che di montagne è molto ricco. Chiudo con un saluto affettuoso a tutti quei volontari, quegli animatori, quei dirigenti che stanno animando l’estate dei ragazzi con una lunga serie di proposte aggregative e di gioco. I Centri Ricreativi, gli Sport in Piazza, gli Sport Giovane, e tanto altro, spesso proposti da Csi e Oratori insieme. Buona estate a tutti loro; che anche queste piccole Olimpiadi portino gioia e voglia di stare insieme.

 

L'angolo del Presidente

Milano-Cortina, che sia un’Olimpiade sostenibile e per tutti

Vittorio Bosio

Presidente Nazionale