Riprendiamo le attività con gioia ma senza imprudenza
Le immagini di questi giorni, coi ragazzi che di nuovo sui campi o nelle piazze a giocare, sono il segno che l’incubo sta per finire. Abbiamo ancora tanto timore di ritrovarci improvvisamente nelle terribili situazioni di inizio 2020 e poi ancora nella ricaduta dell’autunno dello stesso anno. Quando si è stati scottati, anche il fuoco visto in fotografia fa paura. Ma, come dicevo, i ragazzi, i giovani, la gente sulle strade, al mare, in montagna, tutto insomma fa pensare che sia in atto il ritorno alla vita.
Il Centro sportivo italiano non ha mai perso la speranza e nemmeno la fiducia nei propri dirigenti, nelle società sportive che non hanno mai alzato bandiera bianca ma hanno sempre continuato a prepararsi a quello che un giorno o l’altro sarebbe avvenuto: la ripresa dell’attività sportiva.
Siamo ormai alle porte dell’estate e per il Csi è tempo di proposte pensate appositamente per questa stagione. Ecco quindi la presentazione, avvenuta alcuni giorni fa, al Coni, presente il Presidente Giovanni Malagò, dell’ “Olympia Games – Estate a 5 cerchi”. A chi è rivolto? A chi ha il compito di animare i centri estivi, i grest, gli oratori, i camp delle società sportive.
“Olympia Games” è un inno alla pratica sportiva fatta in libertà anche se ancora soggetta ad alcune norme prudenziali. Ricordo che il Csi ha predisposto, in questo caso, uno specifico protocollo in tema di misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus. In questo documento tutti gli operatori sportivi e i dirigenti impegnati nell’organizzazione di qualsiasi genere di manifestazione, possono trovare le necessarie indicazioni di carattere generale utili a fare attività in sicurezza.
Non dimentichiamo che comunque sia, la gioia di riprendere a fare sport non può lasciare spazio all’imprudenza. Non vogliamo che bambini, ragazzi, giovani o adulti possano per qualche motivo ammalarsi di nuovo. Non vogliamo, allo stesso tempo, mancare di rispetto a quelle famiglie che da questo virus sono state duramente colpite perché si è portato via affetti importanti.
La scelta estiva del Centro Sportivo Italiano ci proietta nella civiltà greca, origine delle discipline olimpiche. Lo stesso nome di Olimpiadi è un omaggio a Olympia e all’idea che lo sport sia parte importante della vita umana.
Nel concreto i due ragazzi protagonisti (nel sussidio Csi), sono Filippide (che è stato il primo maratoneta) e Kallistè (che simboleggia la bellezza). Loro accompagneranno i ragazzi alla scoperta dei simboli dei giochi olimpici, di alcune storie olimpiche e soprattutto di tantissimi giochi e sport provenienti da tutte le parti del mondo. C’è aria di libertà, di vita ritrovata, di sport.