Per il cristiano le cose belle stanno sempre davanti
La gioia per la ripresa delle attività sportive, sempre più concreta e visibile in queste ultime settimane, incontra e si scontra con le tante ragioni di dolore che hanno toccato il Centro Sportivo Italiano. Mi riferisco agli ultimi giorni di agosto - senza però dimenticare tutte le persone e le famiglie della nostra Associazione colpite da lutti e sofferenze, di cui non siamo a conoscenza dall’estremo saluto rivolto pochi giorni fa, nella sua Assisi, a Mons. Vittorio Peri, già Consulente ecclesiastico nazionale del Csi in anni passati, alla terribile disgrazia che ha colpito un componente sardo del nostro Consiglio Nazionale, che ha tragicamente perso una figlia di pochi anni. A loro e alle loro famiglie va una preghiera specialissima e l’abbraccio di tutto il Csi. Le riflessioni e le devozioni a cui ho partecipato nel corso dei funerali di don Vittorio mi richiamano comunque con forza alla visione cristiana della vita e della morte. Una visione che, come scritto nel Vangelo, è nutrita di “parole di vita eterna”. Questo è il nostro sentire, questa è la bellezza della nostra fede. Come ho udito nel corso di una celebrazione eucaristica a Bergamo, “per il cristiano le cose belle stanno sempre davanti”. Parole profetiche, che devono dare forza al nostro agire quotidiano.
Per questo e per tanti altri motivi non mi sembra improprio riprendere dopo l’estate con un messaggio di coraggio e di fiducia nel nostro futuro sportivo e associativo. Abbiamo oggi l’obbligo di provare a far ripartire tutte le attività. Certo bisogna farlo con criterio, nel rispetto delle regole, dettate proprio per la sicurezza sanitaria delle persone. Ma si può fare. Finalmente si può fare!
Noi siamo pronti. Lo dimostra il fermento di iniziative e di proposte che vengono da un numero elevatissimo di energiche società sportive attive in tutta Italia. L’ evento-simbolo, in questo senso, si realizzerà nella fine settimana a Grosseto con le finali dei nostri campionati nazionali di Atletica leggera che arrivano in un momento di grande entusiasmo nazionale per lo sport e per l’atletica in particolare. Le Olimpiadi, con gli straordinari risultati conseguiti a Tokyo e adesso ancora più sostanziosi grazie alle imprese degli azzurri alle Paralimpiadi, stanno accendendo la fantasia dei bambini e dei ragazzi italiani che tornano a popolare di sport i loro sogni. Certamente, è innegabile che nell’ultima edizione eravamo presenti in circa 1.200 atleti mentre quest’anno saremo circa in 700. Ma ci saremo e faremo tutte le prove con l’entusiasmo e con la gioia come fosse un nuovo esordio.
Il futuro sarà migliore del passato anche perché sono certo che i molti record olimpici e paralimpici possano rappresentare una spinta, anche per il rilancio dello sport di base.