Scuole aperte: vi entri chi promuove sani stili di vita
Ho partecipato lunedì sera ad un webinar dedicato al mondo della scuola e ne sono uscito gratificato e soddisfatto. Anzitutto per la grande partecipazione registrata: circa novanta comitati, segno di una diffusa disponibilità a mettersi in gioco che fa ben sperare. E poi perché questa voglia di fare squadra, di crescere insieme, di aprirci alla scuola, sede principale della formazione culturale dei ragazzi, porterà a nuovi importanti risultati positivi.
Dico fare squadra con un significato di apertura agli altri settori della vita con atteggiamento di rispetto e di progetti da condividere. La pandemia ci ha insegnato, e ogni giorno ci ricorda, che dobbiamo essere umili e cauti, che da soli non si va da nessuna parte. La scuola è, insieme con le famiglie, le parrocchie, gli oratori e i Comuni, la principale agenzia educativa, l’interlocutore più importante per diffondere una cultura dello sport fatto per le il bene delle persone. Non lo sport-spettacolo, che ha già i suoi spazi, ma quello sport che garantisce una migliore qualità della vita. Essere Csi significa volere il bene dei ragazzi e questo passa anche dalla scuola dove la nostra proposta può e deve essere presente. Spesso ho sentito dire che la “scuola è chiusa”, ma questa è una lettura ingenerosa, perché a volte la serratura è dovuta alla nostra incapacità di proporci nel modo giusto. Prendiamo atto dell’enorme valore della scuola, della eccellente qualità della maggior parte degli insegnanti e chiediamoci se, qualche volta, non siamo stati noi in difetto, poiché impreparati sulle questioni scolastiche e sul modo di approcciare i dirigenti degli Istituti scolastici, con delle proposte concrete e valide. Non partiamo dal nulla, però. Con la nostra Associazione abbiamo già fatto e sono in atto progetti molto interessanti, da “Scuola in movimento” a “Stand up”, da “Easy sport” a tanti progetti di alternanza scuola-lavoro che, su diversi livelli associativi, coinvolgono le scuole e docenti di ogni ordine e grado, dalla primaria alle Università. Da sottolineare che la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, ha ribadito di voler portare lo sport nelle scuole e questa per noi è una buona notizia e una chiamata a metterci in gioco. Significa che si aprono nuove possibilità di collaborazione fra la scuola e i Comitati, fra la scuola e le nostre Società sportive. Si apre la possibilità di sperimentare forme di cooperazione tra chi ha a cuore l’educazione, un’alleanza educativa fra pubblico e associazionismo che, finalmente, si aprono l’uno all’altro in uno scambio di competenze, opportunità, progetti. Ma dobbiamo essere all’altezza del compito. Per questo esiste nel Csi un Ufficio per le attività nelle scuole, a sostegno di questi progetti. Vorremmo, in sintesi, essere promotori di una diffusa cultura dei corretti stili di vita e dello star bene insieme, attraverso l’attività sportiva basata sul gioco.