Fiducia, vitalità, dirigenti qualificati: il CSI riparte così
Non è una scoperta di questi giorni e l’ho sottolineato in più occasioni che nel Csi prevalga un atteggiamento di fiduciosa voglia di riprendere. Va dunque in questo senso sottolineato il successo, riscontrato dalla Scuola nazionale dirigenti della Presidenza nazionale Csi, della “Sei Giorni” promossa dal 7 al 12 febbraio. La partecipazione è stata davvero importante, arrivando complessivamente a oltre 800 dirigenti in tutta Italia. In questo modo prosegue l’impegno dell’associazione finalizzato a far crescere il livello dei dirigenti, sia dal punto di vista organizzativo, sia in fatto di competenze e delle responsabilità, con approfondimenti mirati su specifici ambiti quali formazione, comunicazione, giustizia sportiva e tanto altro. Tutto ciò conferma che siamo sulla strada giusta quando si parla continuamente di ripartenza ma al contempo di acquisizione di preparazione e di capacità gestionali. In un mondo che cambia repentinamente anche il Centro sportivo italiano, ormai saldamente inserito nel Terzo Settore, deve sapersi adeguare e poter contare su dirigenti dei Comitati all’altezza dei propri compiti. E respirando aria di condivisione e di voglia di fare, questi dirigenti si sono dimostrati entusiasti e partecipi dei corsi, condividendo riflessioni e analisi e spesso dialogando con i relatori, gran parte dei quali erano i coordinatori di area nazionale, pur con le modalità online permesse dai collegamenti a distanza. Un altro segnale di buona salute associativa mi arriva dal territorio, con tanti dirigenti sia di Comitati che di società sportive, orgogliosi e felici di segnalarci di aver ripreso a promuovere sport, nelle loro province, con le corse campestri, con la pallavolo, con il calcio, con il calcio a 5 e via di questo passo. Mai avrei immaginato che ricevere tanti messaggi, in particolare nei giorni di sabato e domenica, mi rendesse così felice. Questo fermento è la più concreta prova che il Csi è vivo e vitale, con uno sguardo fiducioso sul futuro immediato e su quello non ancora organizzato. Stiamo poi lavorando alacremente sui campionati nazionali, di cui abbiamo comunicato i calendari ufficiali: non lasceremo indietro nessuno, per cui è importante per ora che tutti, con calma e serenità, concludano le fasi provinciali. Il resto a tempo debito. Vorrei oggi concludere ringraziando l’esempio di coraggio, tenacia e forza di volontà dimostrato dai nostri atleti alle Olimpiadi invernali di Pechino, uno in particolare a Sofia Goggia. Al pubblico magari appare solo la giovane vincente; ma noi che viviamo da tanti anni nel mondo della pratica sportiva, abbiamo avuto da lei quella conferma, educativa e di esempio per i giovani, che alla base di ogni successo c’è la capacità di affrontare anche sacrifici di non poco conto.