Pronti a rispondere ai bisogni del nostro tempo
Se non fosse per la guerra in corso, tragedia che opprime intere popolazioni di territori drammaticamente vicini a noi, questi potrebbero essere per noi del CSI i giorni del ritorno alla gioia piena, orgogliosi di essere un’Associazione che propone lo sport inteso come strumento e mezzo per lo sviluppo delle relazioni umane, per la crescita dei più giovani, per la cura dei meno giovani.
Il Consiglio Nazionale di venerdì e sabato scorsi ha confermato che la ripartenza deve essere qualcosa di diverso e di più ricco di una semplice ripresa del cammino dopo una pausa. Abbiamo sentito infatti il bisogno di ripensare alla nostra Associazione in un mondo rimodellato dalla pandemia, ancora più attenti, se possibile, alla sobrietà di una vita ricca di cose essenziali e vere, di cose che diano il senso alla nostra presenza nella storia umana.
Ho trovato, ma non avevo dubbi, un CSI consapevole del proprio ruolo nella storia, compatto sulle scelte fondamentali da fare e sul modo di affrontare i problemi legati alla vita associativa. Cito un dato per tutti, solo ai fini di una mera esemplificazione: il bilancio consuntivo 2021 è stato approvato all’unanimità. È un fatto significativo, che rende merito a chi ha redatto questo bilancio, a chi si è assunto la responsabilità di proporlo, ma anche ad un Consiglio Nazionale che lo ha fatto proprio con una partecipazione e una condivisione importanti.
Dal Consiglio Nazionale emerge sempre più chiara la volontà di rilanciare il CSI rendendo la nostra Associazione capace di leggere e di raccogliere le sfide del futuro. Sfide che non cambiano nei valori ma nelle modalità di attuarli: dobbiamo essere capaci di rispondere ai nuovi bisogni del nostro tempo.
Mi fa piacere poter anticipare che nel prossimo mese di giugno, e precisamente dal 24 al 26, verrà convocata la Conferenza dei Presidenti territoriali per dare spazio alle loro riflessioni e alle loro proposte. Si parlerà di giovani, di sport dopo e oltre la pandemia, di aggiornamenti nelle discipline storicamente più sperimentate e di spazio per nuove discipline emergenti. Dobbiamo costruire insieme il modello di sviluppo dell’Associazione e questo può essere fatto solo mettendoci in gioco tutti. Per questo anche nel mese di luglio, dal 20 al 24, daremo vita ad un importante momento formativo, lo abbiamo chiamato “Gedda camp nazionale” per confrontarci insieme sulle idee del CSI futuro.