2 giugno 2022

Attenti a non disperdere il patrimonio del volontariato

Tutto fa pensare che il mondo dello sport sia in fermento per una ripresa apparentemente definitiva: la realizzazione di un sogno a lungo cullato, la fine di un incubo. C’è quindi grande attesa e grande interesse per capire quali saranno le decisioni, in ambito Csi, sulla programmazione delle prossime attività sportive e formative. In questo contesto è importante, come ho già recentemente ribadito, che i Comitati provinciali non attuino la procedura “copia e incolla” con l’alibi del pensare “si è sempre fatto così”, ma sappiano attuare modalità di condivisione con i dirigenti delle società sportive, spendendo qualche sera, per immaginare tutti insieme, in un clima di dialogo e reciproco ascolto, le linee del futuro dell’attività sportiva. Ciò non per una (inattuabile) politica inutilmente tesa a cercare larghi consensi, ma per arrivare ad immaginare il futuro dello sport Csi attraverso una maggior condivisione possibile. Solo questo atteggiamento, infatti, crea quelle sinergie che permettono di portare a galla le enormi potenzialità progettuali e operative dei dirigenti del nostro territorio. In una situazione come questa ci sono temi che so quanto stiano a cuore alle società sportive. Penso in questo momento, in particolare, all’entrata in vigore dei decreti sulla riforma dello sport. In questi decreti ve ne sono diversi di forte impatto sulla vita del Csi e di tutti gli attori dello sport in Italia, ma uno in particolare è atteso con interesse e preoccupazione. Si tratta del decreto che riguarda la nuova regolamentazione del lavoro sportivo. Una riscrittura delle norme che mi auguro sia ben fatta, attenta a non disperdere il patrimonio di volontariato di cui disponiamo e che non porti ulteriori sconvolgimenti in un momento come quello che stiamo vivendo, di grandi difficoltà economiche per i fortissimi aumenti dei costi di energia e materie prime. Costi che poi incidono pesantemente sui prodotti di largo consumo nelle attività sportive (e non solo). In tutte queste preoccupazioni si inserisce appunto il tema del lavoro sportivo. Sappiamo che in Parlamento, in seno alla specifica Commissione incaricata di scrivere le regole, è in atto una seria riflessione. Il Csi peraltro è pronto ad assumersi le proprie responsabilità, ma è evidente che siamo chiamati tutti, il Governo innanzitutto, a gestire una situazione di enorme portata emergenziale. Il mondo delle società sportive, oggi più che mai, dopo quello che ha dovuto subire, ha diritto di avere delle certezze operative e quindi delle norme di riferimento chiare e attuabili.

L'angolo del Presidente

Attenti a non disperdere il patrimonio del volontariato

Vittorio Bosio

Presidente Nazionale