È tempo di riflettere sulla nostra proposta educativa
Recentemente ci siamo concentrati sulle aspettative che il Centro Sportivo Italiano, insieme con molti altri Enti di promozione sportiva, nutre nei confronti della politica nazionale e di chi è chiamato a varare le norme che regolano l’attività sportiva in Italia. Senza smettere però di pensare che il destino dell’Associazione dipenda in gran parte da noi stessi: dalla nostra fiducia nella bontà e nella bellezza della nostra missione; dalla capacità di guardare il futuro; dal coraggio di tanti dirigenti non certo di grande profilo lautamente compensato, ma sicuramente di alto profilo morale; dirigenti che hanno utilizzato al meglio i pochi mezzi a disposizione e che, con tenacia, costanza, spirito di servizio, stanno offrendo una gestione di attività sportiva perfettamente inserita nella visione cristiana della vita. Abbiamo sempre rivendicato che lo sport, come inteso dal CSI, ha forti connotazioni di servizio sociale. Ma in senso ampio, cioè come servizio che incide sugli usi e i costumi della società, costruendo relazioni, offrendo spazi educativi e quindi contribuendo alla tutela del bene comune. Il CSI si è sempre distinto per la spiccata capacità di leggere i bisogni della comunità del proprio tempo e di fare di questa conoscenza una base per passare dalle parole ai fatti. Detto in parole semplici: dopo esserci chiesti come fosse possibile, nel corso degli anni, continuare a servire la persona attraverso lo sport, e dopo esserci date le risposte, ci siamo organizzati di conseguenza, rimboccandoci le maniche. Le nostre analisi non sono mai state lasciate “sulla carta”, affidate alla cultura del momento, per sentirsi dire che eravamo e che siamo bravi. Ci siamo sempre chiesti cosa potevamo fare per servire la nostra comunità e poi abbiamo cercato di rendere tale servizio nel migliore dei modi. Da tempo sostengo, nei diversi contesti del dialogo associativo, istituzionale e informale, che è tempo di rimetterci a riflettere ed analizzare, dopo la bufera della pandemia e delle crisi susseguenti, affinché la nostra proposta ci permetta di continuare a correre come locomotive, ma con l’attenzione di correre sul binario giusto. Abbiamo perciò avviato una riflessione per un confronto con il territorio, per raccogliere idee, proposte, analisi e per verificare quale sia oggi la missione del Centro Sportivo Italiano.