14 novembre 2009

Con accoglienza e gentilezza si vince la partita della vita

Aderiamo alla giornata mondiale della gentilezza. Non se ne è accorto quasi nessuno. Ieri era la giornata mondiale della gentilezza. Non sto scherzando. Era proprio così. Un organismo internazionale che si chiama World Kindness (nato a Tokio nel 1997) propone una giornata per «cambiare il mondo» attraverso il sorriso e la gentilezza. Il bello è che di questo organismo fanno parte 18 Paesi tra i quali l’Italia.

Aderiamo alla giornata mondiale della gentilezza. Non se ne è accorto quasi nessuno. Ieri era la giornata mondiale della gentilezza. Non sto scherzando. Era proprio così. Un organismo internazionale che si chiama World Kindness (nato a Tokio nel 1997) propone una giornata per «cambiare il mondo» attraverso il sorriso e la gentilezza. Il bello è che di questo organismo fanno parte 18 Paesi tra i quali l’Italia. Eppure da noi non se ne è parlato quasi per niente. Il perché è forse comprensibile. Di giornate mondiali dedicate a "questo o a quello" il calendario è ormai strapieno. Mi ha colpito però come questa iniziativa sia passata sotto silenzio. Per fare un esempio la Francia, invece, l’ha presa sul serio. Alla luce dello slogan «Sii come vuoi che il mondo sia» i nostri cugini d’oltre Alpe hanno provato per un giorno l’ebbrezza di sorridere di più, di pagare un caffè ad uno sconosciuto, di lasciare un mazzo di fiori sulla porta della vicina, di portare un regalino al collega di scrivania al lavoro… insomma di compiere piccoli gesti di vita quotidiana colorati da una bontà semplice e spontanea. Senza saperlo abbiamo aderito più volte a Wolrld Kindness. Tanti Comitati , in giro per l’Italia, da anni vivono e promuovono la giornata dell’accoglienza. Un week-end nel quale, su tutti i campi, la squadra ospite viene "accolta" in modo particolare. Al posto del classico freddo e frettoloso saluto del tipo : «Prego il vostro spogliatoio è quello», si contatta la squadra avversaria, la si invita a pranzo prima o dopo la partita, la si accoglie con piccoli gesti significativi (ad esempio nelle categorie giovanili le mamme della squadra di casa preparano le torte per i bambini della squadra avversaria..). Ci sentiamo di lanciare due proposte. Visto che ieri era la giornata mondiale della gentilezza, viviamo le partite di oggi e di domani così. Con creatività e fantasia (che non vi mancano) inventate il modo per riservare ai vostri avversari di questo turno di campionato un’accoglienza degna di chi è campione nello sport come strumento di educazione alla vita. Piccoli gesti capaci di fare sorridere il cuore. E state attenti a non dimenticare l’arbitro. Riservate anche a lui un «benvenuto» caloroso e accogliente. Bastano piccole cose, magari un pasticcino nel suo spogliatoio. La seconda proposta ha il sapore della continuità. Al di là delle ricorrenza come le giornate mondiali o provinciali, noi sogniamo e vogliamo uno sport fatto e vissuto così giorno dopo giorno. Sogniamo ragazzi accolti con un sorriso ad ogni allenamento, sogniamo sorrisi (e non urla allucinanti) per chi sbaglia un passaggio o un gol fatto, sogniamo relazioni umane ed amicizie che nascono dentro lo spogliatoio e che durano per tutta una vita, sogniamo un cioccolatino regalato a chi è stato in panchina (per fargli capire che è importante anche lui), sogniamo piccoli gesti che parlano di un amore infinito per ciascuno e per tutti i ragazzi, bravi o meno bravi che siano. Qualcuno sorriderà pensando che si tratta di retorica e banalità. Lasciatelo sorridere. Un giorno comprenderà che i piccoli gesti possono cambiare la giornata e persino la vita di una persona. Non solo .. Goccia dopo goccia si può cambiare anche il destino dell’umanità. 

 

L'angolo del Presidente

Con accoglienza e gentilezza si vince la partita della vita

Massimo Achini

Presidente Nazionale