La Mater Ecclesiae raggiunge nel finale il Maggiore, con Botero che replica a Missiroli. Quindi dal dischetto gli uomini di Rosales si dimostrano cecchini infallibili. Due punti sudati per Rosales
Roma – Si è giocata nel pomeriggio del 20 novembre allo Stadio dei Marmi di Roma, la partita inaugurale della Clericus Cup, il primo torneo di calcio a undici rivolto ai sacerdoti ed ai seminaristi. Ad affrontarsi sono state le formazioni del Mater Ecclesiae e del Seminario Romano Maggiore, già di fronte nella Clericus Cup 2007, nei quarti di finale, quando i Legionari di Cristo passarono per 4-1 (doppio Laime e Pineda), ma non senza soffrire.
Hanno vinto ancora i bianco-azzurri del Mater Ecclesiae per 5-3, dopo i calci di rigori (i tempi regolamentari si erano conclusi sul punteggio di 1-1). Stavolta gli uomini di Rosales hanno però recuperato in extremis i due punti della vittoria dagli undici metri.
A portare a casa la vittoria, va detto, è stata la squadra che ha fatto vedere le cose migliori per tutto l’arco della gara. Il Mater Ecclesiae ci ha provato fin dal primo minuto a far male al Seminario Romano Maggiore, oggi nella nuovissima tenuta bianco-rossa. La squadra è stata disciplinata in campo e tatticamente superiore agli avversari. Nulla da eccepire sul verdetto del campo da gioco.
Il primo tempo è tutto di marca bianco-azzurra. Sono loro che tentano con più insistenza di costruire azioni-gol per gli attaccanti. Il 4-3-3 messo in campo dal messicano Rosales (allenatore dell’Ecclesiae) mette spesso in ansia la difesa del Seminario Romano Maggiore. I bianco-azzurri attaccano e costruiscono gioco ma il tutto è vanificato dall’inconcludenza sotto rete da parte degli attaccanti, con un Laime ombra di sé stesso. Il monologo dell’undici latino americano ha inizio al 10’ quando l’attaccante Botero, maglia numero 9, reclama una calcio di rigore dopo un’uscita a valanga del portiere Carta. L’arbitro non la pensa allo stesso modo e non se ne fa nulla. Il primo tempo è un continuo alternarsi di azioni dei Legionari e momenti di stasi in cui gli atleti rallentano il ritmo e riprendono fiato.
Il secondo tempo si apre con la netta sensazione che da un momento all’altro i bianco-azzurri possano sbloccare il risultato. E al 40’ il risultato cambia. A segnare però è il Maggiore con il neoentrato Daniele Missiroli, maglia numero 11. I seminaristi di San Giovanni approfittano della prima distrazione della difesa del Mater Ecclesiae e, su una giocata dell’esordiente Correli, infilano il portiere De la Cruz con un tiro dall’area che si insacca alla sinistra del portiere.
La rete del Maggiore da una sur plus di verve alla gara. Il Mater Ecclesiae ricomincia ad attaccare con maggiore insistenza e alza il forcing. Il difensore Salomon M’Moo imposta e gli attaccanti provano a finalizzare: lo schema è collaudato. Il capitano Laime lascia il posto a Lucas Nai, ma non cambia nulla. Carta para ed esce sicuro. Sembra fatta per il Maggiore ma al 61’, in pieno recupero arriva la beffa per i ragazzi di Matarrese (che alla fine ammetterà il sempre caro catenaccio). Lancio lungo del centrocampo del Mater Ecclesiae che smarca sul filo dell’outside il colombiano Botero. Dieci metri palla al piede e palla nell’angolino alla sinistra a scavalcare il portiere avversario. Paradossale prendere un gol in contropiede dopo aver fatto le barricate.Vietati i pareggi si va ai rigori. Caputo del Maggiore centra uno dei cinque cerchi del Palazzo del CONI, tirando altissimo. Segnano in successione per l’Ecclesiae M’moo, Martinez, “Pato” Astorga (non senza il brivido del palo) e infine il difensore esordiente VillaGomez. Decisivo l’errore di Curreli (parata centrale di De La Cruz sul tiro del numero 18). Festeggiano sugli spalti i tifosi azzurri, ma il Maggiore saluta i Marmi
del Foro Italico uscendone a testa altissima. Da segnalare, infine, è la prestazione del difensore del Mater Ecclesiae, il camerunense M’Moo. Ordinato, preciso e con il senso della posizione. Un baluardo in difesa ed ottimo anche nella fase propositiva. Tutte le azioni pericolose dei bianco-azzurri sono partite dai suoi lanci. E’ lui il miglior in campo. FOTOGALLERY