Casa Comitato conosce Messina
I locali dell'oratorio della Parrocchia di San Matteo - Giostra hanno ospitato Casa Comitato, la tappa siciliana della Presidenza Nazionale del Centro Sportivo Italiano, organizzata dai comitati di Messina e di Milazzo/Patti. Fulcro dell'evento il Convegno "Uno sport per la vita", che ha dato corso a un interessante e ampio dibattito con al centro i temi della legalità e delle strutture sportive. L'incontro è stato moderato dal giornalista Pietro Di Paola e vi hanno partecipato, oltre le delegazioni dei due comitati messinesi, il Presidente Nazionale del Csi, Massimo Achini, il Presidente del Csi Sicilia, Salvo Maria Russo, il Presidente provinciale del Coni, Giovanni Bonanno e il vice-questore aggiunto di Messina, Michele Pontoriero.
Dopo i saluti del Presidente provinciale del Csi Messina, Stellario Briguglio, e di quello territoriale di Milazzo/Patti, Giuseppe Felice, il convegno è subito entrato nel vivo con una panoramica dell'impiantistica messinese e un confronto, che vuole essere da pungolo, fra le fatiscenti condizioni dello storico centro sportivo Giovanni XXIII e i centri cittadini funzionanti a carico di associazioni, come ad esempio il Trocadero.
Ha preso quindi la parola il Presidente regionale , Salvo Russo, che ha sottolineato come l'isola sia il fanalino di coda per gli impianti sportivi e come occorra guardare con favore al connubio impresa/volontariato perché, nella specifica situazione socio/economica dell'Italia, pretendere che tutta o gran parte della gestione sia a carico di Enti pubblici è pura utopia.
Parole condivise dal Presidente provinciale del Coni, Giovanni Bonanno, che ha affermato come la Finanziaria 2003 venga già incontro a questa esigenza, prevedendo infatti la possibilità per associazioni o enti di promozione sportiva di gestire impianti comunali, come avviene già per alcune strutture cittadine.
Il vice-questore aggiunto Michele Pontoniero si è invece soffermato sul binomio indissolubile fra sport e legalità, assist perfetto per l'intervento conclusivo a cura del Presidente Nazionale ciessino Massimo Achini, che ha sottolineato come "l‟educazione sfidi lo sport … a dare il meglio di se stesso". "Senza trovare il bandolo della matassa per educare i giovani - ha continuato Achini - il Paese è senza speranza. Lo sport può e deve fare tanto a proposito". Achini ha successivamente affrontato il tema dell'impiantistica definendo "un omicidio in termine di responsabilità sociale ed educativa" le attuali condizioni del Giovanni XXIII. "Non investire in modo lungimirante sull'impiantistica, intesa anche e soprattutto come "luogo" e "anima" - ha affermato il numero uno nazionale - è una responsabilità seria e grave delle istituzioni". Lodato anche il lavoro sin qui svolto dal Comitato regionale e da quelli messinesi, con numeri che parlano chiaro e che certificano come la Sicilia sia leader per l'attività giovanile del C.S.I., con tesserati sempre in crescendo. In chiusura di convegno toccante e doveroso ricordo nei confronti di Carmelo Lanzafame, per l'assegnazione del Discobolo d'oro alla memoria, consegnato alla vedova e al figlio. Lanzafame, presidente provinciale del Csi Messina dal 1996 al 1998, anno della sua prematura scomparsa, è stato uno degli artefici della rinascita del Comitato Provinciale, grazie alle sue inimitabili e inconfondibili doti umane e manageriali.