Casa Comitato chiude in Sardegna
Il 27 marzo è stata una data
importante per il comitato provinciale Csi della provincia di Carbonia
Iglesias. Ospite della giornata è stato infatti Massimo Achini, presidente
nazionale del Csi, venuto in visita nel Sulcis Iglesiente per conoscere da
vicino la realtà locale e gli atleti delle varie associazioni. Il percorso del
presidente è iniziato a Iglesias, dove ha incontrato il vescovo della diocesi Mons. Giovanni Paolo
Zedda: “la nostra priorità è quella di tornare ad avere un gruppo sportivo in
ogni parrocchia – ha spiegato Achini – ma capiamo che è un traguardo da
raggiungere passo per passo. Per questo noi chiediamo appoggio affinché si
possa raggiungere questo straordinario obiettivo. Insieme a tutte le associazioni
stiamo puntando a un rilancio del sud per realizzare ciò che il paese fatica a
realizzare, partendo dal nord, dove la tradizione dell’oratorio è ben radicata,
ma in questo cammino è necessaria la vicinanza dei vescovi”. Parole che il
vescovo ha apprezzato, e a cui ha dato risposta positiva: “le difficoltà ci
sono, ma occorre camminare con passo deciso e corrispondente alle complicazioni
che abbiamo nel territorio”.
Dopo l’incontro con il vescovo, il presidente ha
poi raggiunto Carbonia, dove nella parrocchia della Beata Vergine Addolorata ha
tenuto un convegno sull’importanza dello sport come strumento per l’educazione
dei giovani. Presenti all’incontro i vari esponenti del Csi regionale: Andrea
Nazzaro, presidente regionale, e Maurizio Siddi presidente provinciale del Csi Cagliari,
oltre che Luigi Cossu, presidente provinciale del Csi di Carbonia Iglesias che
ha curato l’organizzazione della serata. A dare il benvenuto agli ospiti è
stato Don Ivano Gelso, vice parroco della parrocchia e consulente ecclesiastico
Csi, che ha inoltre guidato il momento di preghiera. Tra i presenti anche nomi
di spicco dello sport come Gianluigi Curreli, maratoneta di alto livello e
vincitore di numerose medaglie, e Luana Pilia, campionessa di pattinaggio a rotelle.
Per il presidente Achini è stata
un’occasione di incontro molto importante e sentita: “l’essere qui oggi
è un piccolo segno di speranza – ha detto Achini – in questo tempo di problemi
c’è una priorità di cui si parla poco: come fa l’Italia a guardare al futuro se
non riesce a educare bene i suoi giovani? Quello che fate voi, educatori,
allenatori o genitori, è un segno di speranza per l’educazione, perché
anonimamente, dedicate il vostro tempo e le vostre energie all’educazione dei
ragazzi, e lo fate con una passione e una gratuità indispensabili per il paese.
Con lo sport ce la si può fare: si è spronati a dare il meglio di sé stessi, e
oggi vi voglio infondere un po’ dell’entusiasmo che guida il lavoro del Csi. Il
Csi che come sappiamo è nato nel 1944, quando l’Italia versava in condizioni
disperate, ma in poco tempo sono nate le migliori società sportive, i migliori
campioni. Ed è questo spirito che ci serve per creare il Csi migliore di tutti
i tempi perché in questi tempi difficili c’è bisogno di Csi. La mia presenza
oggi è un piccolo segno per dirvi che nella semplicità state facendo qualcosa
di grande”. Al termine del convegno sono stati premiati i giovani atleti delle
associazioni provinciali, tra di loro ci sono giovani promesse che hanno vinto diverse
gare e continuano ad allenarsi credendo costantemente in quello che fanno
sostenuti da allenatori e genitori e dalla presenza del Csi.
Francesca Figus