Perugia e Cagliari “Stand Up” ex aequo
Teramo 1 giugno 2012 - Si è chiuso questa mattina al PalaScapriano di Teramo il progetto "Stand Up!" del CSI, manifestazione polisportiva che ha visto la vittoria finale, a pari merito, delle squadre "C.PG" del Comitato di Perugia e "Efisietti" del Comitato di Cagliari.
Dodici le formazioni arrivate alla finalissima, che si sono nei tre giorni abruzzesi cimentate in 9 diverse discipline sportive (basket, calciotennis, disco tennis, hockey, palla tennis, pallamano, tennis dolce, volano, volley): dal Comitato di Ravenna, Dersain Team, Real Fuso, Lollipop; dal Comitato di Perugia, Chuck Norris, C.PG, Moderni, Vu Cumprà; dal Comitato di Torino: Fire up, Cobra Viola, Trash; dal Comitato di Verbania, Team Uco; dal Comitato di Cagliari, Efisietti. Durante la cerimonia finale, oltre alla premiazione dei vincitori, sono state consegnate targhe-ricordo a tutte le 48 squadre partecipanti.
Grande entusiasmo mixato ad un sano agonismo al PalaScapriano per le fasi conclusive, poi la marea blu-arancio è ripartita per far ritorno a casa dopo una tre-giorni piena di gare ed emozioni all'insegna dei valori di amicizia e fratellanza del Csi.
Queste le parole di Michele Marchetti, direttore Area Formazione, Cultura, Promozione e Sviluppo della Presidenza Nazionale CSI: «E' stato un progetto sperimentale sotto due diversi punti di vista: nel senso letterale, per formula e tipologia e poi perché ha avuto un coordinamento nazionale ed un'attuazione territoriale. Direi che è un modello da sviluppare in futuro».
Soddisfatto anche il presidente del Csi Teramo e del Csi Abruzzo Angelo De Marcellis: «L'esito della manifestazione ha dimostrato la bontà della scelta di Teramo, capace di grande ospitalità. I complimenti che abbiamo ricevuto in questi giorni non sono stati solo per il livello organizzativo, ma anche per la città in sé che in pochi conoscevano. Abbiamo molto apprezzato la vicinanza delle istituzioni, ma quello che fa più piacere è ovviamente vedere i ragazzi andare via col sorriso e con un'esperienza che mi auguro per loro significativa».
Stand Up! saluta Teramo dopo tre giorni vissuti riccamente, dalla presentazione
tenutasi presso la Sala Consiliare del Comune, alla sfilata pomeridiana che ha
colorato Corso S. Giorgio con i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado.
Comitati ciessini e squadre, già nella prima mattinata, sono stati
impegnati nelle gare disputatesi presso la Casa dello Sport, la Palestra San
Gabriele, il PalaGiorgioBinchi (PalaAcquaviva) e presso la palestra dell'ex
scuola media "Molinari".
Silvana Casa, rappresentante del CSI Napoli, è anche docente di educazione fisica:
«Ci siamo buttati in questa avventura a gennaio scorso - ha confessato - Devo dire che la
partecipazione dei ragazzi è stata molto positiva, anche da parte di
coloro che non avevano dimostrato una
grande propensione per l'attività sportiva. Lo sport che ha avuto più successo?
L'hockey, mentre il badminton ha fatto innamorare le ragazze. Ci interessava
coinvolgere tutti i ragazzi e ci siamo riusciti».
«E' un progetto che sta riscuotendo molto successo - ha svelato Leonardo Castagna, referente territoriale
del Csi Perugia - Stiamo facendo bene in gara ed è bello avere strutture come
queste a disposizione, perché non è sempre così. I ragazzi si sono appassionati
al disco-tennis, mentre lo sport con cui hanno avuto qualche difficoltà in più
è stato il volano. E' bello però vedere che si divertono e che i loro genitori
sono tranquilli».
Entusiasmo anche da parte del comitato di Ravenna: «Grazie a questo
progetto si sono avvicinati ragazzi che precedentemente erano un po' allergici
all'attività motoria - confessa Stelvio
Canini, docente di educazione fisica - La pallacanestro ed il calcio - tennis sono le attività più amate».
Anche il comitato di Roma, attraverso le parole del docente Rodolfo Bressanini, esprime
soddisfazione: «Pallamano e pallacanestro sono le attività più amate. Io
insegno in una scuola ad indirizzo musicale e ho fatto capire ai miei ragazzi
che attività motoria è anche il semplice lavarsi i denti o suonare il volino.
Il fare sport è un livello in più, ma indispensabile».
Spingono alla riflessione le parole della docente Mariagraziella Bennati, del comitato di Teramo: «Insegno da un anno
a Martinsicuro. Trovo che l'adattamento dei giochi sportivi alle scuole sia un
passo importante per i nostri ragazzi, ma ho riscontrato, negli anni, lacune
importanti che si trascinano dalle scuole elementari. La scuola primaria dovrebbe
avviare i bambini allo studio ma anche all'attività motoria, per non essere
costretti poi, nelle scuole secondarie di primo grado, a ricominciare
praticamente daccapo».
In rappresentanza della delegazione di Verbania, a parlare é
l'insegnante di educazione fisica della Scuola Media "Rosmini" di
Domodossola, Carlotta Sorbaro, che
esprime il proprio gradimento verso l'iniziativa: «Ho osservato, negli
studenti che hanno aderito al progetto, specie in quelli che hanno difficoltà a
relazionarsi con gli altri, una certa gratificazione nel sentirsi parte di un
gruppo. Realizzare un punto o essere determinanti per la propria squadra li ha
aiutati ad acquisire quella sicurezza che normalmente non mostrano di avere».
La docente ha inoltre precisato come le fasi finali abbiano rappresentato un
premio per i ragazzi: «Si sono dimostrati rispettosi delle regole e tolleranti
con compagni e avversari. Il giusto modo di crescere».
A fargli eco Felice
Lo Re, educatore presso il Convitto Nazionale "D. Cirillo" di
Bari: «L'adesione all'iniziativa da parte dei nostri ragazzi è stata
entusiasmante. Basti pensare che mi domandavano continuamente quale fosse il
giorno dedicato a "Stand Up!"». Per Lo Re: «servirebbe avere più
occasioni come questa, perché gli adolescenti, dopo tutto, non sanno resistere
al richiamo del gioco, nonostante le tante tecnologie odierne li inducano ad
adottare stili di vita troppo sedentari». Prova ne sono i tanti telefoni
cellulari che "custodisce" nella mano e che, almeno per l'occasione,
possono essere messi da parte.
Con le rappresentative di
Torino e Aversa si conclude anche il viaggio dedicato alle sensazioni, gli
umori, e alle impressioni degli 11 comitati italiani che sono arrivati alle
Finali Nazionali teramane.
«É stata un'esperienza
faticosa ma bella» ha esordito Laura
Simonelli, docente di ed. Fisica presso l'Istituto Comprensivo
"Leonardo Da Vinci" di Torino. «I ragazzi, per loro natura, sono
interessati al gioco e allo sport e l'idea di confrontarsi in tante discipline
diverse li ha entusiasmati. Solo il volano ha riscosso meno successo». La
Simonelli si è poi complimentata per l'organizzazione e l'ospitalità che hanno
accolto le rappresentative torinesi a Teramo: «Siamo arrivati fin qui con
l'intento principale di divertirci e, a giudicare da come hanno reagito i
ragazzi, credo che si ricorderanno a lungo in positivo di questa esperienza».
Carmela De Santis, referente del comitato di Aversa ha poi
sottolineato: «L'importanza della collaborazione tra scuola ed enti di
promozione sportiva in quanto utile ai ragazzi, specie a quelli che vivono in
territori dove mancano le necessarie strutture ricreative, per socializzare e
stare lontano dalle cattive abitudini». Detto da una psicologa c'è da crederci.