Achini confermato presidente del Csi

Il 10 giugno a Salsomaggiore Terme, Massimo Achini è stato confermato alla guida del CSI per il quadriennio 2012-2016 dall’Assemblea nazionale elettiva. Achini, numero uno dell’Associazione dal giugno 2008, ha raccolto 7059 voti sulle 7.591 società sportive –delle oltre 13.000 affiliate -, presentatesi alle urne nella città termale per rinnovare il governo dell’associazione. Eletto il Consiglio nazionale dell’Associazione

Il Csi ha giocato d'anticipo. E' la prima infatti tra le federazioni e gli Enti di promozione a rinnovare i propri organismi istituzionali nell'anno del quadriennio olimpico. A Salsomaggiore Terme, di fronte ad un'Assemblea con circa 500 partecipanti e più di 400 delegati, Massimo Achini è stato riconfermato alla guida del Csi per il quadriennio 2012-2016 con 7059 voti, pari al 93% dei voti espressi.

Eletto anche il Consiglio nazionale, composto da 32 membri e da 20 presidenti regionali.

Il Consiglio Nazionale neo eletto si è riunito subito a Salsomaggiore nella mattinata di domenica ed ha eletto all' unanimità Vittorio Bosio nel ruolo di vicepresidnete vicario e la Presidenza nazionale, composta da Salvatore Maturo (Csi Napoli), Marco Illotti (Csi Padova), Enrico Dago (Csi Verbania), Marco Guizzardi (Csi Ravenna), Alessandro Pellas (Csi Roma), Salvo Russo (Csi Caltagirone) e la Direzione nazionale così composta: Paolo Bellei (area amministrazione); Renato Picciolo (area attività sportiva); Michele Marchetti ( area welfare e promozione sociale); Silvio Butti ( area direzione generale); Stefano Gobbi (area marketing e found raising); Daniele Pasquini ( area territorio)

Al Consiglio Nazionale, l'organo di governo del Csi, sono risultati eletti:

per la circoscrizione del nord:
Pietro Albanese (Valcamonica) - Cesare Bellesia (Reggio Emilia)- Vittorio Bosio (Bergamo) - Patrizia Cattaneo (Savona) - Enrico Dago (Verbania) - Dario Dal Magro (Belluno) - Andrea De David (Bologna) - Paolo Fasani (Pavia)- Claudio Fontaneto (Novara) - Marco Guizzardi (Ravenna) - Stefano Gurioli (Forlì) - Davide Iacchetti (Cremona) - Marco Illotti (Padova) - Florio Manghi (Parma) - Amelia Morgano (Brescia) - Giancarlo Zanafredi (Mantova).

per la circoscrizione del centro

Pierpaolo Barni (Prato) - Ernesto Benedetti (Massa Carrara) - Michele Marchetti (Teramo) - Daniele Paoletti (Prato)- Daniele Pasquini (Roma) - Alessandro Pellas (Roma) - Alessandro Rossi (Perugia) - Ronaldo Spinaci (Ancona)

per la circoscrizione del sud

Marco Calogiuri (Lecce) - Mario Gavino Casu (Sassari)- Paolo Cicciù (Reggio Calabria) - Luigi Di Caprio (Caserta) - Serafina Grandolfo (Bari) - Salvatore Maturo (Napoli) - Salvatore Maria Russo (Caltagirone) - Mario Salvatore Taccetta (Palermo)

L'Assemblea di Salsomaggiore ha rinnovato inoltre gli altri organi associativi. Andrea Lucarelli è stato confermato nel ruolo di Presidente del Collegio Nazionale dei Revisori dei Conti, composto dai neoeletti Rosario Palermo, Sonia Diso, Aldo Monaci e Renato Vailati

Eletti al Collegio Nazionale dei Probiviri: Gino Bergonzini, Duccio Campani, Giovanni Mazzeo, Sante Emilio Miraglia, Ferdinando Rimoldi.

 

La seconda e conclusiva giornata dell'assemblea nazionale ha avuto un gradito e stimolante preambolo nell'intervento di S. E. mons. Carlo Mazza, vescovo di Fidenza, che ha voluto fare sentire ancora una volta all'associazione quel sostegno che non mai fatto mancare quand'era direttore dell'Ufficio CEI per la pastorale turismo e sport.

L'educazione sfida lo sport - ha esordito mons. Mazza, riferendosi il tema centrale dell'assemblea - allorché gli chiede di conformarsi alle istanze della persona nella sua complessità antropologica, culturale e sociale, quando riesce a fare sentire la persona felice, ben riuscita, capace di affrontare la vita.  C'è ancora molto da fare perché ciò avvenga.

Come possono contribuire i tre sottotitoli del tema assembleare: "Tra alleanze, sguardi profetici e segni di speranza"? Se si intende educare, da soli non si giunge alla meta. Occorre raffinare "relazioni buone", costruttive, integranti con la famiglia, la scuola, la Chiesa, le istituzioni. Voler fare "profezia" richiede al CSI saper guardare lontano, con gli occhi dell'anima, realizzare uno sport caratterizzato da una forte tensione dello spirito, anche per "disinfestare" gli ambienti sportivi da consuetudini e personaggi discutibili. Infine, generare "segni di speranza", soprattutto nelle realtà delle "povertà" e delle emarginazioni, richiede uno sport che si discosti da altre attività similari di tempo libero. La cifra della differenza è data dalla capacità di investire lo sport di una umanità nuova. «Si ritorni - ha concluso il vescovo di Fidenza - a fare sport per incrementare la speranza di vita, la gioia di fare comunità, la voglia di vincere le tristezze, le corruzioni, le frodi, con la volontà di riscattare migliaia di giovani dalle scorciatoie avvilenti della società consumistica e nichilista».

«I nostri territori, le nostre parrocchie, i nostri oratori hanno bisogno di un Csi sciolto da ipoteche di profitto, libero di orientare uno sport capace di legami fiduciali e di amicizia, generoso nell'adempiere la sua missione sportiva, capace di fare crescere i ragazzi ricchi di ideali, di gioia di vivere, di sicuro orientamento cristiano».