Ciao, Ciao 2007!

Il 2007 che chiude i battenti varrebbe la pena ricordarlo come l’anno nel quale il Parlamento ha riconosciuto lo sport di cittadinanza, secondo l’idea che ogni persona di questo paese ha diritto a praticare l’attività sportiva anche soltanto come strumento per la formazione della persona e per la tutela della salute. Un traguardo importante, raggiunto dopo decenni di inutili tentativi compiuti, con il CSI in prima fila, per dare volto e sostanza allo sport sociale. Purtroppo il 2007 dello sport italiano  rischia invece di rimanere negli annali e nella memoria collettiva per il modo tragico in cui si è aperto e chiuso, con la duplice tragedia delle morti dell’ispettore di polizia Filippo Raciti e del tifoso Gabriele Sandri, con i gravi disordini che le hanno accompagnate riaprendo inquietudini e interrogativi su eccessi e derive del fenomeno sportivo. Il CSI ha dato il suo contributo ad una riumanizzazione del settore, scrivendo un “codice etico” per lo sport professionistico e siglandone la sperimentazione con l’AC Ancona, sotto il nome di “Progetto soccer”. Molti altri progetti speciali ha messo in campo il CSI nel 2007, a partire dalla Clericus Cup, pensata per riportare lo sport oggi nei seminari e domani nelle parrocchie e negli oratori. Ed è stato davvero un grande successo, che ha riscosso attenzione in tutto il mondo. Da menzionare il progetto “2You”, per creare centri aggregazione giovanile in tutta Italia, e il programma “SFP”, per sostenere e rafforzare le famiglie riducendone le dinamiche più problematiche: entrambi testimoniano di un impegno che oltrepassa la promozione sportiva per innestarsi nel campo delle politiche sociali. Non che l’attività sportiva dell’associazione abbia conosciuto momenti di pausa e cedimenti: 771.059 erano i tesserati al mese di agosto, termine della stagione 2006-2007, con 11.967 società sportive, l’una e l’altra cifra in crescita rispetto all’anno precedente. Poco meno della metà dei tesserati, 346.912, aveva un’età dai vent’anni in giù, risultato perfino stupefacente in un sistema sportivo generale che conosce la fuga degli adolescenti. Su questi numeri si è sviluppata, anche nel 2007, un’incredibile quantità di gare, tornei, trofei a tutti i livelli, fin troppo numerosi per essere ridotti ad una cifra di sintesi. L’impegno di tutti è fare ancora meglio nel 2008. 
 
Ciao, Ciao 2007!