Il quinto giorno ad Haiti
di Kenscoff e del foyer St.Louis. In campo con le maglie donate dal Csi.
Poi la delegazione ciessina capitanata da padre Rick Frechette, c’è stato
l’imortante incontro con il vescovo di Haiti.
La giornata è stata divisa in due.
La mattina ci siamo divisi in due gruppi. A Kenscoff (due ore e mezzo di
viaggio)abbiamo realizzato una partita tra i ragazzi che hanno partecipato
alla Danone Nations Cup nelle edizioni precedenti. Al foyer St.Louis
Massimo, Valentina, Arianna,Federica,Francesco hanno proseguito gli
allenamenti di basket e calcio. Nel pomeriggio invece derby tra i ragazzi
degli orfanotrofi di Kenscoff e del foyer St.Louis.
Su un campo "impossibile" (sassi grandi come un pugno) una partita
splendida finita 2 a 1 per il foyer St. Louis.
Le emozioni non si possono descrivere. Tutte le squadre indossavano maglie
donate dalle società sportive del CSI Milano.
Appena finita la partita tutta la delegazione CSI, capitanata da padre
Rick Frechette, è partita sul cassone di un camion scoperto (un ora di
viaggio) per incontrare il vescovo di Haiti.
Sua eccellenza ci ha ricevuto con grande entusiasmo e si è detto
felicissimo di incontrare il CSI. Lo abbiamo invitato ad Assisi e abbiamo
speranza di averlo con noi.
Durante il colloqui abbiamo gettato le basi per iniziare ad operare in
alcune realtà salesiane presenti ad Haiti.
Sotto un temporale "tropicale" ritorno alla nostra "base". Il tempo di una
doccia e poi serata insieme per festeggiare queste giornate (il nostro
gruppo si è allargato ad altri volontari italiani impegnati in ospedale ed
a amici di varie nazionalità e siamo ormai quasi 30..)
La cosa bella ê che Alberto, Francesco, Valentina, Massimo, Arianna,
Federica non si fanno piegare dalla stanchezza (che credete si fa sentire
eccome) nemmeno per un istante diventando ogni ora che passa sempre più
convinti che questa esperienza cambierà la vita di ciascuno di noi.
Domenica il grande torneo che segnerà ufficialmente la nascita del CSI ad
Haiti.
Nell’attesa, l’emozione sale e si fa sentire.
Massimo Achini