La solidarietà del CSI alla Custodia di Terra Santa

Nella notte tra l’1 e il 2 ottobre una frase in lingua ebraica fortemente offensiva nei confronti di Gesù è stata scritta sul portone di ingresso del Convento di San Francesco sul Monte Sion di Gerusalemme.

Nella notte tra l’1 e il 2 ottobre una frase in lingua ebraica fortemente offensiva nei confronti di Gesù è stata scritta sul portone di ingresso del Convento di San Francesco sul Monte Sion di Gerusalemme. La paternità dell’atto blasfemo sembra attribuibile a frange estreme del movimento oltranzista dei coloni israeliani, ritenuti autori di un’altra scritta oltraggiosa tracciata un mese prima sul portone dell'Abbazia di Latrun (ovest di Gerusalemme).

Il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, ne ha data notizia denunciando il montante clima di intolleranza verso la comunità cristiana locale cui risponde una troppo tiepida reazione delle autorità.

Il  Centro Sportivo Italiano esprime a padre Pizzaballa, che ha avuto modo di conoscere e apprezzare in occasione delle maratone pellegrinaggio organizzate in Terra Santa, e alla comunità cristiana di Gerusalemme la propria solidarietà, confermando il proprio impegno a proseguire nelle iniziative finalizzate a diffondere semi di pace nella regione.