Lucchetta, modello per i giovani. A lui il Fair Play Mecenate

Un ricchissimo parterre di campioni ha ricevuto la sera del 3 luglio a Castiglion Fiorentino il premio Fair Play Mecenate – Menarini. Tra loro premiato dal presidente del Csi Toscana, Carlo Faraci, nella sezione “Modello per i Giovani” Andrea Lucchetta, che, ringraziando, ha sottolineato "La mentalità di un gruppo la fa il tecnico; è lui la pietra portante di ogni squadra vincente, fatta non solo di grandi sportivi, ma soprattutto di persone vere".

Lo sport come modello di vita, divulgatore di valori universali e mezzo indispensabile di crescita personale. E' il messaggio che anche quest'anno il premio internazionale Fair-play Mecenate Menarini ha inteso trasmettere riunendo per la 17/a volta tanti campioni sotto la bandiera della lealtà e dell'etica, a Castiglion Fiorentino (AR) in un messaggio amplificato da personaggi come Andrea Lucchetta, una delle colonne della Nazionale azzurra di pallavolo che vinse tutto a cavallo degli anni ‘90.

"E' importante lavorare sui giovani per trasmettere loro attraverso l'esempio e l'invito alla pratica quotidiana quei valori che lo sport può insegnare - ha detto Lucchetta -, il rispetto dell'avversario, ma soprattutto la capacità di rialzarsi e andare avanti dopo una sconfitta. Il Coni dovrebbe coinvolgere tanti campioni in un progetto organico che vada in questa direzione. Bisogna unire le forze".  Lucchetta è stato premiato dal presidente del Csi Toscana, Carlo Faraci come 'Modello per i giovani', essendo stato il più votato in un concorso del Centro Sportivo Italiano che vedeva tra gli altri canditati Cesare Prandelli e Bebe Vio. Sul red carpet di Castiglio Fiorentino Lucky, al solito divertente quanto profondo, ha ringraziato il Csi per il voto ricevuto, presentando con alcuni ragazzi del Csi Arezzo , con lui sul palco,  un sestetto base dei valori sportivi, alla quale lui ha aggiunto, da simbolico e carismatico coach, quello dell’umiltà, il più importante fra tutti.

Il premio 'Fair-play' Mecenate é andato anche a Nino Benvenuti, campione mondiale dei pesi medi e olimpionico a Roma 1960, esempio di correttezza e sportività, come il maratoneta keniano Paul Tergat (fair-play per la pace), il fuoriclasse dello sci Pirmin Zurbriggen (premio Lo sport oltre lo sport), lo schermidore russo Pavel Kolobkov.

Monumenti dello sport che si sono trovati fianco a fianco all'asso delle moto Giacomo Agostini (personaggio Mito), al pilone dell'Italrugby Martin Castrogiovanni (Sport e solidarietà), al campione olimpico della maratona Stefano Baldini (Sport e ambiente), alle azzurre delle Fiamme Gialle Antonietta Di Martino e Giulia Quintavalle (Simpatia), Eleonora Lo Bianco (Fair-play e salute) e alla campionessa paralimpica Martina Caironi.

Tutti hanno ricevuto il premio il 3 luglio nella serata in Piazza del Municipio, di Castiglion Forentino, unendosi idealmente agli oltre 250 personaggi dello sport di 34 Paesi diversi che hanno ottenuto l'onorificenza nelle 16 precedenti edizioni.

Tra i premiati ci sono anche Franco Bertoli (Carriera nel Fair-play), Evgenija Kanaeva (sport e vita) e un riconoscimento é andato a al professor Michele Gemignani (Nicolàs foundation), al giornalista Marco Civoli (Narrare le emozioni) e al Comitato organizzatore Fiemme 2013 (Promozione dello sport).