LA CORSA DELLA FEDE
La mattina di domenica 20 ottobre, a Roma, via della Conciliazione e Piazza San Pietro si trasformeranno in un’insolita pista di atletica dove si correranno i “100 metri di corsa e di fede”. Impegnati nella gara, staffetta puramente simbolica organizzata dal Pontificio Consiglio della Cultura e dal Centro Sportivo Italiano, saranno oratori, famiglie, seminari e collegi e i numerosi pellegrini convenuti per la preghiera mariana. Il continuo passaggio del testimone ricorderà che la vita cristiana è, secondo l’immagine lasciataci dall’apostolo Paolo(1Cor 9,24-27), una corsa ideale, nella quale la fede si trasmette di generazione in generazione e il cristiano gareggia per conquistare “una corona incorruttibile”.
Nella ricorrenza dell’Anno della Fede, l’evento intende inoltre sottolineare l’importanza dello sport come bene culturale, educativo e spirituale, e attirare l’attenzione delle varie componenti del mondo cattolico sul ruolo formativo che può assumere lo sport nella catechesi cristiana.
La scelta della staffetta non è stata effettuata a caso. La corsa, infatti, «è un’immagine frequente nelle Scritture e soprattutto nel Nuovo Testamento – ha sottolineato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura alla presentazione dell’evento –. Anzi, con san Paolo diventa sinonimo di vita, impegno, sforzo per raggiungere il traguardo (in questo caso il Cielo) ». Inoltre, ha spiegato durante la conferenza stampa, lo sport richiama la corporeità e il gioco. «Il corpo – ha ricordato il cardinale – non è un insieme di cellule, ma identifica la persona». Il gioco è invece una delle attività naturali dell’uomo. Tuttavia, ha rimarcato Ravasi, «la degenerazione della nostra società è l’avere ridotto il gioco a interesse legandolo ad elementi finanziari». Eppure «senza gioco non si può vivere ».
Dalle ore 9 fino alle 12, su una vera pista di atletica, fornita dalla società “Mondo”, i partecipanti alla staffetta percorreranno i 100 metri fino ad arrivare in Piazza San Pietro.
La diretta televisiva condotta da Lorena Bianchetti porterà su un palco atleti e testimoni della fede nel mondo dello sport: la tennista Mara Santangelo, il podista ultrasessantenne Ulderico Lambertucci, il medagliato olimpico britannico Jason Gardener, atleti della Clericus Cup, l’assessore allo sport capitolino, Luca Pancalli, il presidente del Csi, Massimo Achini, Andrea Bartali, figlio dell’indimenticato asso del ciclismo, Gino; assieme al ricordo di alcuni incontri di Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco con il mondo dello sport.
A mezzogiorno, la festa si concluderà con l’Angelus e il saluto del Papa ai
partecipanti.
La corsa avrà un’appendice lunedì 21, quando il seminario “Credenti nel
mondo dello sport”, inteso ad approfondire il rapporto tra sport e fede
vissuta, riunirà i responsabili dello sport professionistico e
dell’associazionismo sportivo cattolico per una giornata di confronto e di
testimonianze. Il tema del seminario punta a riflettere su come lo sport possa
rivelare l’uomo a se stesso, sul valore del corpo umano, con un particolare
riferimento alla disabilità, il valore di uno sport aperto all’assoluto nella
scoperta di Dio. Si alterneranno testimonianze ed esperienze in diversi paesi e
settori. Interverranno il Prof. John Swinton, di Aberdeen, Cristina Gangemi,
del Kairòs Forum, Athletes for Christ, il Prof. Sergio Belardinelli,
dell’Università Bologna, Edio Costantini e la Scuola di Pensiero promossa
dall’Ufficio Turismo, Sport e Tempo Libero della Conferenza Episcopale
Italiana.