Raimondi: “gioco in A, ma ho nostalgia dell’oratorio!”

Alla presentazione cittadina della Junior Tim Cup a Bergamo, il difensore dell’Atalanta Cristian Raimondi che, tra serie A ed amarcord, tifa per i ragazzi degli oratori orobici.

C’erano tutti i capitani delle squadre iscritte alla fase orobica  della “Junior Tim Cup” martedì scorso presso la Casa dello Sport, sede del Csi Bergamo. Domenica  allo stadio “Azzurri d’Italia” prima di Atalanta-Roma ci sarà il match inaugurale del torneo, promosso da Lega Serie A, Tim, e Csi, un derby tutto cittadino, che vedrà di fronte gli Oratori di San Paolo Apostolo e di Valtesse Ordival. Lo sanno bene i due giovani capitani, che nell’occasione hanno ricevuto il pallone di gara dalle mani di uno dei loro beniamini nerazzurri. Quel Cristian Raimondi, difensore atalantino, che come loro un tempo calcava i campetti dell’oratorio. “Faccio io il tifo per voi – ha detto convinto ai ragazzi il terzino atalantino - Parlare di oratorio, per me, significa tornare a casa. Sono cresciuto in quello di Sedrina, e ogni volta che passo e vedo quel campo, sono preso da dolci ricordi. Lì, mi trovavo spesso con gli amici. E in quelle occasioni il collante era sempre il pallone. Mentre voi vivete il sogno di giocare negli stadi di serie A con grande serenità, qualche volta mi capita di rimpiangere i momenti in cui giocavo in oratorio la sera. Vivete questi momenti il più possibile con i vostri amici, con grande cuore e passione”.

Il presidente del Csi Bergamo, Vittorio Bosio, ha sottolineato, invece, come lo sport in oratorio sia sempre un patrimonio d’ inestimabile valore per le comunità: “La Junior Tim Cup è una manifestazione che genera grande entusiasmo. Un grazie a chi ha creduto fin dall’inizio a quest’ iniziativa, ma grazie soprattutto agli oratori e ai “don” che promuovono quotidianamente il valore educativo dello sport e che hanno rinnovato l’adesione al torneo.” Il dg dell’Atalanta, Pierpaolo Marino, e il tecnico della Primavera, Valter Bonacina hanno quindi salutato i ragazzi, con il sorteggio dei gemellaggi che coinvolgeranno alcuni oratori. L’invito è quello di condividere con grande fantasia e in pieno “oratory-style” esperienze di amicizia e di convivenza fraterna.

 

Raimondi: “gioco in A, ma ho nostalgia dell’oratorio!”

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