Achini: “Orientarci per orientare i ragazzi”

Il saluto finale da Assisi 2013 è del presidente Massimo Achini. “Occorre mettere le persone al centro. Per farlo servono quattro atteggiamenti più uno: invitare, accompagnare, prendersi carico, prendersi per mano e chiedere scusa”

Farvi vedere una cosa bella, condividere una riflessione. Il presidente nazionale Massimo Achini ha iniziato ringraziando i ragazzi volontari che hanno reso possibile Assisi.

"Il Csi riparte ogni anno da Assisi più forte - ha ribadito Achini - sottolineando le presenze significative di Chiesa, Comunicazione e Sport. Dovete avere la consapevolezza che il nostro impegno lascia ogni giorno un segno stimato e apprezzato".

"La mia relazione la manderò domani a ogni Comitato - ha annunciato - con l'invito a farne il cuore di un Consiglio o di una serata".

"Mi limito a dire due cose - ha sottolineato - e cioè a chiedermi quale sia il segreto e quale sarà il futuro del Csi. Nessuno lo sa, ma ci sono tante ragioni per credere che, in ogni Comitato il Csi sarà più bello".

"Ad Assisi - ha ricordato - veniamo per trovare una rotta all'interno delle oltre 70 discipline che promuoviamo. E se la nostra grande sfida fosse quella di orientarci per orientare le vite dei ragazzi mettendo i ragazzi al centro? Non c'è cosa più grande delle persone".

"Nell'idealità - ha rimarcato - mettere al centro le persone è facile, ma nel concreto faticoso. Servono quattro atteggiamenti più uno: invitare (bisogno di profezia della e nell'associazione), accompagnare, prendersi carico, prendersi per mano e chiedere scusa".

"Bisogna - ha spiegato - saper andare alla stessa andatura delle altre persone, a sapersi assumere le responsabilità, a guidare gli altri rispettando i ritmi di tutti, accelerando e rallentando all'occorrenza e dando la mano, ovvero generando calore. Serve anche un'associazione in cui, qualche volta, bisogna saper stare indietro, rinunciando al protagonismo. Il Csi ha queste persone che sanno mettere le relazioni con le persone al centro".

"E perché piazza San Pietro - ha domandato -? Non per megalomania, ma per dirci che vogliamo rinunciare alla comodità e metterci in gioco fino in fondo. Certo, abbiamo un programma datoci a Salsomaggiore, ma dobbiamo ricordare che il Papa ci chiede di trasmettere gioia e noi oggi dobbiamo fare questo: mettere il carisma del Csi in tutto quel che facciamo".

"L'appello del Papa - ha concluso Achini - è quello a uscire dalla nostra comunità e a farci sempre più missionari. Le altre forme di associazione, per il Papa, devono integrarsi con le realtà parrocchiali. Questo è l'invito chiaro del Papa al Csi. Questi gli elementi che potranno orientare il nostro cammino di domani. Sarà andato bene Assisi solo se la nostra carica di impegno e la prontezza nel mettere le persone al centro saranno maggiori e se avremo la consapevolezza che la nostra associazione ha imparato a sognare e che è pronta, il 7 giugno ad ascoltare le parole del Papa nel momento in cui incontrerà, su richiesta del Csi, tutte le società sportive del Paese e, magari, si ridisegneranno gli orizzonti per lo sport italiano".

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