Il ritiro non è più inviolabile
Se c’è una cosa che nello sport è “sacra”, è il ritiro prepartita.
Lì dentro, non può mettere piede nessuno.
Che si tratti di sponsor, di parenti dei giocatori, di “amici degli amici”, di personalità, di giornalisti. Non c’é nulla da fare.
Quando la prima squadra è in ritiro le porte “virtualmente” si chiudono per tutti. Seppur con modalità e dinamiche differenti è così da sempre.
Proprio per questo quello che è accaduto domenica – a Milano- prima della partita di serie A di basket tra EA7 Olimpia Armani Milano e Brindisi ha un valore immenso.
Domenica mattina (la partita si è giocata la sera alle 21) due bambini degli oratori del comitato milanese, scelti a sorte, hanno raggiunto la prima squadra del club milanese ed hanno vissuto insieme a loro tutto il “ritiro” prepartita.
Al mattino allenamento di rifinitura al Forum di Assago con i due ragazzi del San Paolo Rho impegnati a guardare i loro campioni da pochi metri, ma anche a tirare a canestro con loro. Poi “doccia” e corsa in albergo per il pranzo con la prima squadra. Nel pomeriggio per i giocatori classico “riposino” e per i due ragazzi dell’ oratorio la possibilità di riflettere sull’ esperienza straordinaria che stavano vivendo. Poi trasferimento in pullman al Forum, con l’ emozione che sale. Infine le strade che tornano a dividersi con i giocatori che imboccano gli spogliatoi e i ragazzi che salgono in tribuna per fare il tifo per i loro campioni.
Come è nato tutto questo? A spiegarlo è il Presidente Nazionale del Csi, Massimo Achini. “Qualche settimana fa mi sono incontrato con Flavio Portaluppi che oggi è uno dei dirigenti più importanti dell’ Olimpia Milano. Ho buttato lì questa proposta di far andare in ritiro con la prima squadra due bambini degli Oratori perché, spiegavo a Flavio, dobbiamo osare sempre di più nel dare forza all’ alleanza educativa tra campioni e ragazzi.
Flavio mi ha sorpreso perché ha risposto subito dicendo che era una bella idea e che l’ avremmo realizzata appena possibile. E’ stato veramente di parola. “
Scardinare l’inviolabilità del ritiro non è cosa da poco. Sino a qualche anno fa sembrava impossibile costruire alleanze educative tra campioni e ragazzi.
Oggi la Junior TIM Cup (tutti i club di calcio di serie A), l’ Oratorio Cup (Inter) la serie Ora (Milan) la Vero Volley Cup (Vero Volley Monza), l’Olimpia Cup (Olimpia Milano) sono solide realtà che coinvolgono centinaia e centinaia di squadre degli oratori di Milano ed anche di tutta Italia.
Ma mai era capitato di riuscire a portare due ragazzi degli oratori in ritiro con la prima squadra.. Ora anche questo “muro” è caduto. E tutto questo ha un valore enorme dal punto di vista educativo perché aiuta a proseguire su questa strada.
Senza dimenticare la felicità dei due ragazzi del San Paolo Rho.
Ora come faranno a raccontare ai loro compagni di scuola quello che hanno vissuto?