La gioia degli oratori in campo prima di Lazio-Roma
Le porte dello stadio Olimpico di Roma si sono aperte per il secondo anno consecutivo ai sorrisi e alla gioia dei piccoli calciatori della Junior Tim Cup. Anche quest’anno due squadre degli oratori laziali hanno potuto esultare nel tempio dello sport capitolino e nazionale. E gli oratori portano il pari nel derby della capitale. Un anno fa alla prima assoluta della Junior TIM Cup l’eterna sfida tra biancocelesti e giallorossi finì 1-1. Domenica 9 febbraio è stato 0-0, pari e patta nella stracittadina che nel suo anticipo, all’ora di pranzo ha visto disputare un’insolita amichevole, fra le due squadre sorteggiate lo scorso anno da mister Prandelli, il ct della Nazionale. A Roma giocheranno due formazioni della diocesi di Albano, aveva detto il sorteggio nazionale, e così dopo un avvento di attesa e dopo tanta preparazione eccole finalmente in campo, gli orange del San Giuseppe Frattocchie, l’oratorio dove tirò i primi calci il principe Giuseppe Giannini e gli azzurri de La Resurrezione Aprilia, società parrocchiale del Csi Latina, che in un anno ha saputo mettere in piedi ben 5 squadre, con oltre 70 ragazzi in diverse categorie.
Per tutti un sogno, per Francesco e Giovanni, i capitani delle due giovani squadre, uno doppio, quello di aver potuto anche avvicinare per qualche secondo i capitani di Roma e Lazio, Totti e Ledesma a pochi minuti dal fischio d’inizio. Come è stato possibile? Come mai? Per regalare loro la comune fascia di capitano della Junior Tim Cup, passando così idealmente il testimone dello sport puro e leale che sta alla base del vero fair play.
Con i teloni sul verde dell’Olimpico, bagnato dalla pioggia incessante di tutta la mattinata, hanno spostato sotto la Curva Nord il teatro di gioco del prepartita di Lazio-Roma , terminata con il punteggio di 12-3 in favore degli azzurri di Aprilia. Boati ed applausi hanno sottolineato i gol ed alcune giocate dei ragazzi della Junior TIM Cup. Un clima di festa che il vicario della diocesi di Albano don Gualtiero Isacchi, in campo per accompagnare le due squadre della sua diocesi ha ben sintetizzato: “E’ oggi questa giornata una grande soddisfazione per tutti. Siamo impegnati con il Csi da diversi anni per dare maggiore qualità allo sport in oratorio. Nel momento in cui questi ragazzi giocano hanno dimenticato sia il derby, sia i loro idoli. Lo sport giocato diventa più importante dei personaggi, di tutto. Nello spogliatoio ho voluto ricordare loro che ricerchiamo non un gioco cristiano ma un gioco da cristiani. L’esempio è quello di dire che come negli istituti ci sono scuole con indirizzi diversi, scientifico, con più matematica; linguistico, classico, con il greco. Così nello sport in parrocchia c’è una materia che è più promossa: quella dell’umanità, dello stare insieme in amicizia e del rispetto del compagno e dell’altro. Noi crediamo in questo ed i sorrisi e la gioia dei questi ragazzi ci danno soddisfazione più di una vittoria di qualsiasi derby”
Tutti i ragazzi, che hanno vissuto con entusiasmo la straordinaria esperienza di poter giocare sul campo della Serie A TIM, si sono impegnati con passione fino al fischio finale dell’arbitro. I protagonisti della Junior TIM Cup hanno poi atteso l’ingresso di Lazio e Roma per salutare i giocatori delle due squadre, grazie alla Junior TIM Cup 2013-2014, torneo di calcio a 7 Under 14, promosso da Lega Serie A, TIM e CSI coinvolge tutte le 15 città in cui viene disputato il massimo Campionato di Serie A TIM. La fase conclusiva del trofeo sarà disputata tra le migliori squadre vincitrici dei tornei regionali ancora allo Stadio “Olimpico” di Roma in occasione della finale TIM Cup 2014.