Clericus Cup: “Il mio capitano è Papa Francesco”
Tra le 16 pretendenti al trofeo è la prima volta per il Collegio belga. Martyrs statunitensi a caccia del terzo titolo consecutivo. Finale il 24 maggio

Roma, 28 febbraio 2014 – Presentata stamane all’Istituto Patristico Agostiniano l’ottava edizione per la Clericus Cup, il mondiale calcistico pontificio, organizzato dal Centro Sportivo Italiano, in collaborazione con l’Ufficio CEI per la Pastorale del Tempo libero, Turismo e Sport e con il Pontificio Consiglio della Cultura, che come ogni anno si disputa sui campi del Pontificio Oratorio di San Pietro, a due passi dal Vaticano (Via di Santa Maria Mediatrice, 24). Sarà quest’anno una Quaresima vissuta tra Via Crucis e gol. A partire dall’8 marzo oltre 350 calciatori, sacerdoti e seminaristi di tutto il mondo, scenderanno infatti in campo per contendersi la celebre Coppa col saturno. Sarà un’edizione straordinaria quella che si deciderà nella finale di sabato 24 maggio, e che si disputa nel 2014, anno in cui il Csi festeggia 70 anni dalla sua nascita.
Il 7 giugno infatti per tutti gli atleti del Csi, della
Clericus Cup, così come per tutti gli sportivi italiani, la festa è già fissata
in Piazza San Pietro, quando Papa Francesco incontrerà le società sportive di
tutta Italia. Un traguardo, cui la Clericus Cup guarda già da adesso. Sulle
maglie delle sedici formazioni partecipanti al torneo, a sottolineare il comune
“credo” dei protagonisti della Clericus, diversi colori, ma un solo richiamo: “il mio capitano è Papa Francesco” con
la data del 7 giugno ben impressa per promuovere lo storico appuntamento per lo
sport e per il Csi.
A spiegarne il senso è il consulente
ecclesiastico del Csi, don Alessio
Albertini, «Non è un semplice slogan ma l’invito a partecipare al grande
incontro per tutte le società sportive con Papa Francesco il 7 giugno in Piazza
S. Pietro. Il compito di un capitano è quello che di trascinare la squadra, di
essere punto di riferimento nei momenti più difficili, di dare coraggio ai
giocatori più sfiduciati, di essere uomo simbolo… chi meglio di Papa Francesco
incarna oggi questa figura in un campo grande come il mondo? Anche noi vogliamo
accogliere il suo invito a scendere in campo per “giocare una partita onesta e
coraggiosa”, accanto al nostro capitano, vero esperto di calcio, ma soprattutto
di umanità».
Graditissimo
ospite della presentazione Demetrio
Albertini: ''Sono qui in triplice veste – ha detto -: fratello, di don
Alessio, vicepresidente della Federcalcio, ed ex calciatore, della Nazionale
come dell’oratorio. Ho giocato spesso contro dei seminaristi e, come voi qui
presenti, avevano sempre una grande carica e passione per il gioco del calcio.
La maglia di Papa Francesco capitano? Dopo tante richieste di mio fratello,
credo che posso chiedergli pure io una maglia come questa – ha scherzato -. Sono
contento della sinergia che la Figc ha con il Csi, in cui ho giocato fino a 10
anni, e che ha promosso questo torneo meraviglioso. Mi piace ricordare dopo i
rigori di Usa 94, nel giorno del ritorno a casa la mega partita di festa in
oratorio con gli amici di sempre. Ovviamente delusi come tifosi azzurri per la
sconfitta ma con quella gioia e l’amicizia condivisa che unisce chi gioca a
pallone” .
Presente e futuro dello sport in
oratorio la chiave introdotta dal presidente del Centro Sportivo Italiano, Massimo Achini: «In molti sostengono
che la Clericus Cup sia una sorta di Mondiale che si gioca ogni anno. Non hanno
torto. Non solo e non tanto perché partecipano seminaristi originari di 60
Paesi, quanto perché questo torneo "unico al mondo" lancia un
messaggio universale che ci piace immaginare possa arrivare in ogni Chiesa
locale dei vari continenti ed in ogni campetto o palestra di parrocchia e di
periferia, dove ci sono persone impegnate a far giocare i ragazzi ed i giovani.
Lo sport può davvero essere uno strumento straordinariamente prezioso per
educare alla vita e per testimoniare il Vangelo. Questo è il messaggio forte
che seminaristi e preti di tutto il mondo vogliono lanciare, scendendo in campo
in prima persona. Un messaggio che risuonerà in modo meraviglioso il prossimo 7
giugno quando tutti i giocatori della Clericus saranno in Piazza San Pietro
insieme a decine di migliaia di ragazzi e dirigenti delle società sportive di
tutta Italia per fare festa e per ascoltare il nostro capitano Papa Francesco».
Più di 350 in campo. 60 le nazioni rappresentate
Nell’ottava edizione della Clericus
Cup sono 358 i giocatori iscritti al Mondiale della fede, con passaporti di 60
diverse nazionalità. L’Italia conta
42 rappresentanti, quasi tutti appartenenti ai due seminari diocesani romani,
Redemptoris Mater e Seminario Romano Maggiore. Proprio oggi Papa Francesco
visiterà quest’ultimo, in occasione della tradizionale festa della Madonna
della Fiducia, in cui il Vescovo di Roma incontra tutti i seminari della
diocesi. Sarà la prima volta con Bergoglio: dunque una carica in più per far
bene nel torneo. Dietro al Bel Paese è il Messico
il paese con più rappresentanti: ben 33 atleti. Il Brasile nell’anno del
Mondiale in casa propria conta 22 calciatori nella Clericus 2014. Quindi ci sono USA e Spagna con 20. Folte
le presenze per giocatori di Colombia,
Zambia, Nigeria, Paraguay e Croazia. Cinque i continenti rappresentati, con
rappresentanti anche di Australia, India, Pakistan, Timor Est, Ucraina e
Botswana.
Oltre il “fair play” nel terzo tempo ecco il “fair-pray”
Alla fine di ogni gara si effettua regolarmente uno speciale “terzo tempo”, qui ribattezzato di “fair-pray”. Non si tratta infatti solo strette di mano ed abbracci: al fischio finale i sacerdoti si ritrovano a centrocampo per una preghiera di ringraziamento. Tutti insieme, vincitori e vinti, in nome della comune e universale fede cristiana.
I gironi del campionato 2014
Anche nell’edizione 2014 sono 4 i gironi ciascuno composto da 4 squadre. La formula del torneo prevede che le prime due classificate di ogni girone si qualifichino per le fasi successive. Sosta obbligata nella domeniche delle Palme, di Pasqua e in Albis. Quindi il sorteggio per i quarti di finale fissati per sabato 5 aprile, quindi il 17 maggio le semifinali e l’appuntamento per sabato 24 maggio per le due finali.
Girone A con North American Martyrs, Collegio Urbano, Collegio Messicano, Augustinianum-Marianum.
Girone B con Redemptoris Mater, Gregoriana, S. Maria della Riconciliazione, Collegio S. Paolo Apostolo.
Girone C con Sedes Sapientiae, Collegio Brasiliano, Collegio Belga-Guanelliani e Seminario Romano Maggiore.
Girone D con Collegio Pio Latino Americano, Istituto Teologico San Pietro, Collegio Spagnolo e Mater Ecclesiae.
Novità 2014, il debutto del Collegio Belga
Sono cinque le squadre che hanno sempre partecipato alle edizioni della Clericus Cup. Nel club dei fedelissimi ci sono North American Martyrs, Collegio Urbano, Redemptoris Mater, Mater Ecclesiae e Sedes Sapientiae. Il campionato 2014 segna il debutto assoluto per il Pontificio Collegio Belga, proprio nell’anno del Mondiale di calcio in Brasile, in cui il Belgio, qualificatosi e tornato ad ottimi livelli, viene indicato da molti come possibile outsider alle favorite di sempre. I sacerdoti tifosi di Hazard e Mertens, pur di esserci quest’anno hanno chiesto ed ottenuto aiuto ai colleghi guanelliani per rinfoltire la rosa tricolore dei rosso-gialli-neri. Molte le fusioni avvenute nell’edizione che sta per prendere il via. I consacrati del Sodalizio di Vita Cristiana nel S. Maria della Riconciliazione hanno in squadra alcuni francesi del Seminario Gallico e seminaristi del San Paolo alla Regola. All’insegna della fratellanza sportiva anche la mista, creatasi fra gli Agostiniani l’Ordine dei Servi di Maria e i Carmelitani, insieme nel sodalizio denominato appunto Augustinianum-Marianum. Tutta viterbese l’unione fra l’Istituto Teologico San Pietro e alcuni sacerdoti del Verbo Incarnato.
La Clericus Cup sul web e sui social network
La Clericus Cup 2014 ha un suo sito web dedicato all’indirizzo www.clericuscup.it. Video, fotografie, rassegna stampa, regolamento di gioco, classifiche, calendari e tutte le news dai campi del campionato di calcio clericale: un portale al servizio degli addetti ai lavori e dei semplici appassionati. Una Clericus Cup anche più "social": news, contenuti, immagini, video e interviste su Facebook, Twitter, Youtube e Flickr documenteranno in diretta i vari momenti internazionali del Torneo, in costante contatto anche con l’universo di appassionati, followers o semplici curiosi. Non mancheranno approfondimenti, rubriche e report che racconteranno il vissuto quotidiano dei Collegi partecipanti.