Domenica scorsa sono stato eletto Presidente Nazionale. Cosi, da poche ore, mi ritrovo a vivere un’avventura più grande di me. Potete facilmente immaginare come mi sento. Essere chiamato a  “servire” un’Associazione immensa e bella come il Csi riempie il cuore di entusiasmo e di gioia ma fa anche “tremare” le gambe per l’emozione e per  le responsabilità che porta questo ruolo porta con sé.
Come se tutto questo non bastasse sono consapevole anche del fatto di avere presentato – insieme alla candidatura – un “programma politico” ambizioso e impegnativo: 10 punti -  fatti di impegni e azioni concrete – da realizzare nei prossimi 4 anni.
Non poteva essere diversamente. Da sempre questa associazione ha avuto il coraggio di sognare, di volare alto, di sfidare l’impossibile, di battersi per educare alla vita ogni singola persona che incontriamo sulla nostra strada.
So che camminare in questa direzione sarà difficile (sul terreno dell’educazione non esistono strade comode e confortevoli) ma so di poter contare su ciascuno di voi e so che insieme (tutti insieme!) possiamo fare cose grandi.
Vi conosco bene e so che siete persone fantastiche. Mi riferisco a ciascuno degli allenatori, dei dirigenti, degli arbitri, dei giudici, degli operatori, dei responsabili, dei presidenti… delle società sportive e dei Comitati.
Ciascuno di voi, oggi, deve sentirsi un vero “eroe del quotidiano”. A parlare per voi è la vostra vita. E’ l’amore che avete per i ragazzi e per lo sport. E’ quello che fate nei campetti, nelle palestre, nelle parrocchie sparse per ogni angolo d’Italia. Siete tantissimi e siete meravigliosi.
Dico queste cose non per retorica o cortesia. Dico queste cose per dire la verità. Vi conosco bene e sono uno di Voi.
Ho speso 22 anni della mia vita a fare l’allenatore di società sportive di periferia. Ho smesso solo lo scorso anno e Vi confesso che il contatto diretto con il campo e con i ragazzi mi manca da morire. Da quando avevo 18 anni (ora ne ho 41) ho svolto nel Comitato di Milano vari ruoli tra i quali, per 12 anni e sino a ieri, quello di Presidente Provinciale.
Queste esperienze mi hanno permesso di crescere in mezzo a voi; di conoscere – nel tempo – migliaia di persone come Voi, dalle quali ho imparato tantissimo.
Dunque vi conosco bene e sono convinto che siete (o meglio, che ciascuno è) il più grande tesoro del CSI.
Insieme a persone come voi nessuna sfida diventa impossibile o troppo difficile.
Avremo modo – nelle prossime settimane – di ragionare insieme sul cammino che ci attende e sugli obiettivi che vogliamo raggiungere.
Adesso sento il bisogno di stringere la mano a ciascuno di voi. Sì, proprio a ciascuno! Ad ogni allenatore, arbitro, giudice, operatore, presidente o dirigente di società sportiva o di Comitato.
Sento il bisogno di dirvi grazie per quello che fate e per quello che siete… Sento il bisogno di dirvelo con il cuore. Ve lo dice, credetemi, uno di voi.