Sicilia in prima pagina di Gazzetta Cup
Nel suggestivo scenario dello stadio “Meazza” di Milano la
Jonia Calcio Riposto (squadra della provincia di Catania) ha vinto il girone
finale a quattro squadre della categoria Junior precedendo, nell’ordine, Segato
Viola (Reggio Calabria), Euro Sport Academy (Brindisi) e Atletic Città dei
Ragazzi (Modena).
L’ Asso Pigliatutto (squadra con sede a Palermo nella quale giocano ragazzi
provenienti da tutta la Sicilia) ha fatto suo il Torneo della categoria Young
precedendo, anche in questo caso al termine di un girone finale a quattro
squadre, DLF Civitavecchia , Nick Calcio Bari e ASD Piossasco (di Torino). A
coronare il sogno di giocare a San Siro sono state 24 squadre (12 per
categoria) provenienti da tutta Italia, ovvero le vincitrici delle 12 Fasi
Cittadine. Il Torneo, iniziato con le Fasi Interne, ha visto impegnati 35mila
ragazzi, cifra record per questa manifestazione. Il Torneo (la cui
partecipazione è stata libera e gratuita) era strutturato in categorie per
fasce d’età: partite fra squadre a 5 giocatori per la categoria Junior (nati
dall’1.1.03 al 31.12.05) e a 7 per la Young (nati dall’1.1.01 al 31.12.03).
Alla fine è stato Totò Schillaci a consegnare i Trofei alle squadre vincitrici.
Il Premio Fair Play Ringo è andato all’ Atletic Città dei Ragazzi (categoria Junior) e alla DLF Civitavecchia (Young). Per quanto riguarda i riconoscimenti individuali, quello di Miglior Giocatore Junior – Premio Ringo è andato a Dennis Castorina (Jonia Calcio Riposto), mentre quello di Miglior Giocatore Young – Premio Ringo è stato assegnato ad Angelo Ansani (Nick Calcio Bari).
“ La costante crescita e i numeri raggiunti quest’anno dal Torneo sono veramente eccezionali e confermano l’ottimo lavoro svolto in sinergia con il CSI e, da quest’anno, con Ringo – spiega Fabio Napoli, Direttore Marketing de La Gazzetta dello Sport -. Giocare alla “Scala del Calcio” è stata per questi ragazzi un’emozione che porteranno sempre nel cuore, ma l’esperienza più bella e importante di Gazzetta Cup, per tutti i 35mila partecipanti, è quella di scendere in campo all’insegna del divertimento”.
“ Una settimana fa Papa Francesco ha incontrato le società sportive di tutta Italia indicando tre strade per i giovani: scuola, sport e lavoro – afferma il Presidente Nazionale del CSI Massimo Achini -. Iniziative come questa confermano il ruolo educativo che lo sport ricopre. Questo torneo rappresenta un legame forte fra lo sport dei campioni, visto che si gioca a San Siro, e quello dei ragazzi: due realtà che devono prendersi per mano. Ed è anche la prova che, quando soggetti importanti lavorano insieme, possono fare cose straordinarie”.
Da quest'anno Gazzetta Cup si è arricchita della partecipazione di Ringo e della “ Do You Ringo? Academy”: in tutte le città che hanno ospitato le Fasi Cittadine, così come nel contesto della Finale di San Siro, si sono svolti speciali allenamenti con mister qualificati ed era presente l’Area Fun, con tanto divertimento e tutto il gusto e l'energia di Ringo, lo snack dei giovani campioni. L’iniziativa, gratuita, ha avuto grande partecipazione e riscontri molto positivi: cliccando su www.ringo.it e sulla pagina Facebook ufficiale è possibile scoprire tutti i dettagli dell'esperienza della “Do You Ringo? Academy”.
Tutti i partecipanti alla “Do You Ringo? Academy” hanno concorso per vincere un allenamento con Stephan El Shaarawy: per ogni tappa infatti è stato estratto un vincitore che avrà la possibilità di conoscere il campione e giocare con lui in occasione dell’evento che verrà organizzato da Ringo nell’autunno 2014. Non solo, proprio quel giorno le squadre vincitrici dei premi Fair Play e i due Migliori Giocatori avranno l’onore di essere premiati dal campione, testimonial Ringo.
“La “Do you Ringo? Academy” ha portato i nostri valori in tutte le sedi delle Fasi Cittadine fino alla Finale Nazionale, unendoli al divertimento puro dell’Area Fun – spiega Marco Scolaro (Marketing Ringo) -. La simbiosi tra Gazzetta Cup e Ringo è nata spontaneamente, un binomio vincente per diffondere la gioia di giocare insieme, il rispetto dell’avversario e coltivare il sogno di migliaia di ragazzi”.